Marquez ormai credeva che i giochi fossero chiusi, dopo una gara serrata, e che niente e nessuno al mondo potesse togliergli la vittoria nel GP d'Austria di MotoGP sul circuito Red Bull di Spielberg.

La partenza di Marquez era stata disastrosa. Per non farsi superare dalla Ducati di Dovizioso, lo spagnolo aveva staccato alla prima curva il più tardi possibile, ma ben oltre il limite della fisica, tanto da arrivare lungo e costringere anche il ducatista che lo seguiva a ruota a fare altrettanto.

Ai due, però non c'è voluto molto per riportarsi nelle posizioni di testa, anche se, inizialmente, solo nella scia della Yamaha Petronas di Quartararo. Il francese, di origini siciliane, è stato il protagonista dalla prima parte di gara, tanto da dare l'impressione di poterla portare a termine addirittura in solitaria.

Ma, per l'appunto, è stata solo un impressione, perché a metà gara Dovizioso e Marquez hanno iniziato a far segnare tempi sul giro insostenibili per le altre moto in pista.

Così, prima Dovizioso e poi Marquez hanno superato il pur ottimo francese, che a fine gara si piazzerà sul terzo gradino del podio, per dar vita ad un duello che è terminato solo sulla linea del traguardo.

A condurre la gara è stato per primo Dovizioso, con Marquez che dava però l'impressione di giocare al gatto con il topo. Impressione che è diventata certezza quando mancavano una decina di giri alla conclusione del Gran Premio. La Honda va in testa e Marquez spinge sul gas per mettere tra sé e la Ducati i secondi necessari per arrivare al traguardo in assoluta tranquillità.

Dovizioso sembra cedere, accontentandosi della seconda piazza. La gomma media sul posteriore della Honda e la morbida su quello della Ducati fanno pensare che la gara sia terminata.

Niete di tutto questo, perché improvvisamente "Desmodovi" inizia a farsi sotto e a pressare sempre più da vicino Marquez che di più non può spingere, come dimostrano le sbandate della sua Honda in curva. Così, Dovizioso approfitta della distribuzione desmodromica della sua Ducati e "spolvera" il rivale sul rettilineo del traguardo, portandosi di nuovo al comando.

Marquez, come da copione non ci sta e i due ingaggiano un duello - che appassionante è dir poco - che si protrae per il resto della gara.

Tra sorpassi e controsorpassi è Marquez che all'ultimo giro è in testa. Lo spagnolo rintuzza gli attacchi del rivale che lo segue a ruota e si appresta ad impostare, pensando di avere ormai la vittoria in pugno, l'ultima curva prima del breve rettilineo che porta alla linea d'arrivo.

Ma è lì che accade l'impensabile. Dovizioso si veste da Marquez e "getta" la sua Ducati all'interno, ridisegnando il tracciato a sua totale ed esclusiva convenienza con una traiettoria che sembra avere del miracoloso, tanto è incredibile e perfetta allo stesso tempo.

Dovizioso è così di nuovo al comando e pochi istanti dopo taglia per primo la linea d'arrivo, seguito da Marquez che impenna la sua moto per disperazione, mentre si vede il caso che per un attimo cerca di sbattere sul manubrio per testimoniare tutta la sua frustrazione.

Al box Ducati scoppia la gioia, tanto che persino i compassati Dall'Igna (direttore generale di Ducati Corse) e Tardozzi (team principal) impazziscono in scene di giubilo mai viste, insieme ai meccanici e alle altre persone presenti.

Una gara fantastica che porta Dovizioso a 172 punti nel mondiale piloti, anche se Marquez è ancora ben saldo al comando con 230.

E gli altri? Del terzo posto di Quartararo abbiamo detto. Bisogna ricordare anche l'ottimo quarto posto di Valentino Rossi, in un tracciato storicamente ostico per la Yamaha, con il pesarese che all'inizio gara è stato a ridosso dei primi per poi giorcarsela con la Pramac di Miller, scivolato, però, a metà gara.

Nel finale, Rossi è comunque riuscito a tener dietro il suo compagno di squadra Vinales, finito quinto, e la Suzuki di Rins (sesto), che sono arrivati alle sue spalle. Male, visto quanto fatto da Dovizioso, l'altro ducatista, Petrucci, piazzatosi solo nono, pur mantenendo la terza posizione nella classifica iridata con 136 punti, davanti a Rins, 124, e Rossi, 103.

Prossimo appuntamento per la MotoGP in Gran Bretagna, sul circuito di Silverstone, il 25 agosto.