Puglia e  Sardegna,  per  i prossimi quindici giorni, sono in zona gialla. Per lo stesso periodo saranno invece in zona arancione anche Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia che in tale fascia andranno così a far compagnia alla Valle d'Aosta.

Questo è quanto  stabilito dal ministero della Salute nell'ordinanza 22A00552, mentre nell'ordinanza 22A00553 lo stesso ministero ha rinnovato la permanenza in zona gialla per Calabria, Emilia Romagna e Toscana.

La classificazione per zone in base ai coloro bianco, giallo, arancione e rosso è ormai alquanto anacronistica, specialmente dopo l'introduzione del green pass rafforzato, dove oltretutto non cambia molto rispetto alla collocazione tra zona gialla e bianca.

Comunque, questo è un promemoria per le prescrizioni valide per la zona arancione.

A differenza di quanto accade per la zona bianca o gialla, senza green pass sono consentiti gli spostamenti con mezzo proprio verso altri comuni della stessa regione o di altre regioni "solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune". Permessi invece anche senza certificato gli spostamenti con mezzo proprio da comuni di massimo 5.000 abitanti verso altri comuni entro i 30 km, eccetto il capoluogo di provincia.

Senza green pass o con il solo pass semplice non è consentito l'accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi).

La partecipazione a corsi di formazione in presenza non è consentita con il pass semplice, che resta invece valido in zona bianca o gialla.

Dopo l'introduzione dell'obbligo di green pass rafforzato per l'acceso ad attività aperte al pubblico, in zona gialla così come in arancione, nei bar, nei ristoranti e nelle altre attività di ristorazione non vi sono più limiti riguardo al numero di persone che possono sedersi allo stesso tavolo, purché sia mantenuto il rispetto delle capienze e delle regole per l'esercizio di queste attività stabilite negli specifici protocolli di settore.