In questi giorni il mondo intero sta vivendo una situazione alquanto inaspettata e sconvolgente, che minuto dopo minuto minaccia la vita di ognuno di noi.

Si chiama Coronavirus il protagonista di questa battaglia silente, che si introduce nel nostro corpo e dopo un susseguirsi di sintomi e malesseri ci conduce al cielo.

Sembra davvero un racconto bizzarro, una storia fantastica, un romanzo che non ci si potrebbe mai immaginare di poter scrivere; invece, è la triste realtà, una realtà che conduce alla paura, al timore di essere colpiti in prima persona da un secondo all'altro  nonostante le varie restrizioni.

Ebbene sì, perché il nostro nemico invisibile, sta facendo sì che ciascuno di noi, sia privato delle proprie libertà fondamentali, sulle quali si basa la vita dell'essere umano.

Non è possibile uscire se non per svariate necessità; non è possibile parlare vicini e senza indossare una mascherina, ma soprattutto non sono più possibili i gesti di affetto e amore che legano i genitori ai figli, i mariti alle mogli, i fidanzati alle fidanzate, gli amici; non ci si può più abbracciare e se i propri cari abitano in residenze differenti rispetto a noi, bisogna evitare qualsiasi contatto per prevenire ogni possibile contagio.

Sembriamo essere  delle candele accese, che pian piano e a poco a poco possono spegnersi ad un semplice soffio di vento; siamo diventati una popolazione inconsapevole di ciò che sarà il domani.

È in tale situazione che due elementi in particolar modo stanno assumendo un valore aggiunto, un'importanza al di sopra di ogni aspettativa e questi si configurano proprio con le finestre e i balconi delle proprie abitazioni.

Solo adesso mi rendo conto di quanto la finestra della mia stanza sia importante e speciale; è da essa che ogni giorno posso scorgere la luce del sole e osservare il tramonto; ascoltare il canto degli uccellini e veder volare qualche rondine; osservare la crescita delle foglie sugli alberi; è dalla finestra, che sto riuscendo a sentire il suono e il rumore di qualche macchina passare; riesco a vedere qualcuno portare a spasso il proprio cane.

È attraverso la finestra che quando mi va, riesco a prendere una boccata d'aria e a scambiare quattro chiacchiere con la vicina ed è sempre da essa che posso sentirmi unita a tutti gli altri cittadini, con i quali in queste giornate, così cupe e angoscianti, sono stati organizzati vari flash-mob, che hanno acceso lo spirito della speranza e della solidarietà  perché uniti si può e insieme ce la faremo.

Anche gli stessi balconi, stanno assumendo un ruolo importante: quando ci si stanca di stare chiusi in casa, si sceglie di fare quattro passi lì fuori; lo spazio è piccolo è vero, ma è l'unica via d'uscita al momento e molti ne stanno facendo tesoro, offrendo la loro compagnia a tutti noi attraverso il suono degli strumenti, intonando una canzone o semplicemente urlando: “CE LA FAREMO”.

Quanta è strana la vita; non avremmo mai pensato di dover valorizzare delle finestre o dei balconi... eppure oggi è così, in particolar modo per noi giovani e per tutte le persone anziane che stanno soffrendo la solitudine e  ogni volta che ci affacciamo e ci affacceremo, il nostro pensiero non abbandonerà mai tutte quelle persone che sono esposte al rischio ora dopo ora, come la categoria dei medici e ai quali oggi, dobbiamo veramente un INFINITO GRAZIE.

Emanuela, Reggio Calabria