"#PrimoGiornoDiScuola: il saluto del Mnistro Giannini". Con un errore di ortografia, il sito del ministero dell'Istruzione saluta, in modalità 2.0, il ritorno a scuola per buona parte degli studenti italiani.

Il messaggio della ministra è quasi lirico, richiamando "quel carico di aspettative e anche di preoccupazioni che il ritorno tra i banchi porta con sé."
Ma la poesia lascia subito il  campo alla prosa, con il richiamo alle "sfide importanti" e alle "grandi responsabilità" che  verranno affrontate "con molti strumenti in più rispetto al passato, per fare della scuola il vero motore del cambiamento.
Uno spazio da abitare non solo durante l'orario delle lezioni. Una scuola al centro di ogni comunità, aperta alle realtà che la circondano, alle famiglie, al territorio. Una nuova scuola, insieme."

Questa volta, la ministra Giannini si è dimenticata di citare l'attributo Buona associato al sostantivo Scuola. Non è chiaro se questo sia dovuto al pudore per una riforma che molti dicono non ancora partita oppure per una semplice svista. A citare la Buona Scuola, invece, ci hanno pensato i sindacati e non nel senso gradito al ministero.

Queste alcune delle lamentele che hanno salutato l'inizio dell'anno scolastico da parte di coloro che sono critici sulla riforma Giannini, in base a quanto pubblicato dal sito rassegna.it.

In Sardegna dopo i problemi legati alla mobilità dei docenti, causati dal malfunzionamento del sistema informatico, ora il caos investe le immissioni in ruolo. "I ritardi delle lettere informative – spiegano i sindacati - hanno generato incertezze e sabato mattina, in molti casi con poco preavviso, i docenti vincitori dei concorsi di materne, medie e superiori di tutta l'Isola si sono dovuti presentare all'istituto di Elmas Duca degli Abruzzi per l'immissione in ruolo e la scelta dell'ambito. Oggi invece invece, è la volta dei docenti inseriti nelle graduatorie a esaurimento, che dovranno recarsi nelle sedi periferiche degli Uffici scolastici. Poi ci saranno le operazioni di chiamata diretta da parte dei Dirigenti scolastici e, solo dopo, le assegnazioni delle sedi per i docenti che hanno preso servizio il 1 settembre."

In Emilia, questa è la situazione, come la illustra Raffaella Morsia, segretaria generale della Flc-Cgil dell'Emilia-Romagna: "Il ministero – spiega la dirigente sindacale all’Adnkronos - ha pubblicato il bando del concorso fuori tempo massimo. Le assegnazioni stanno avvenendo in modo disumano. I docenti vengono convocati da tutta Italia poche ore prima e aspettano in piedi davanti alla porta dell'Ufficio scolastico i cui impiegati stanno lavorando giorno e notte unicamente per il loro senso di responsabilità, con lo scopo di garantire a quanti più insegnanti possibili un lavoro e agli alunni la maggior parte dei docenti quando, giovedì prossimo, inizierà la scuola."

Questo, invece, è quanto accade in Veneto, sempre secondo i sindacati: "Carenze di organici Ata, caos sulle assegnazioni definitive degli insegnanti, ritardi ed eccessi di bocciature nel concorso che farà saltare l'inserimento in ruolo di migliaia di docenti, istituti senza dirigente titolare. In tutta Italia, il giorno dell'inizio delle lezioni sono troppi i problemi non risolti, che ricadranno anche questa volta sugli studenti, sulle famiglie, sui lavoratori."

E neppure al Sud la situazione migliora. Questo è quanto accade in Molise: "A coloro che parlano di grandi prospettive che si sarebbero realizzate con la legge 107/15, vorremmo sommessamente far notare che la cosiddetta buona scuola non prevede niente per le aree interne; non restituisce il tempo scuola sottratto negli anni della Moratti e della Gelmini; gli organici dei docenti si fanno su 27 ore di scuola per la primaria; non c’è il tempo prolungato alla secondaria di secondo grado; conferma la drastica riduzione degli insegnamenti disciplinari nella superiore; determina un autentico pasticcio con l’organico potenziato; divide i docenti con il bonus; mortifica la collegialità a discapito dell’autoritarismo; non investe sul lavoro degli ATA riducendone i numeri pur aumentando le ore di apertura delle scuole".

Per il momento, il ministro e il ministero non hanno replicato alle, ennesime, critiche piovute da tutta Italia sulla situazione delle assegnazioni. Probabilmente, saranno ancora impegnati nel cercare di capire come riuscire a correggere l'errore di ortografia nel messaggio di saluto agli studenti.