Il Senato ha votato oggi la fiducia al provvedimento che trasforma in legge il decreto voluto da Padoan per regalare, di fatto, i clienti di Veneto Banca e Popolare di Vicenza a Intesa Sanpaolo.

Chiamando la regalia con l'espressione "liquidazione ordinata", Padoan si è fatto beffe del codice civile e di qualsiasi normativa a tutela del libero mercato e della concorrenza, tra l'altro, accollando pure allo Stato il supporto economico valutato in 5 miliardi di euro per l'avvio di tale operazione che per Intesa San Paolo risulterà praticamente a costo zero.

Oltre ai cinque miliardi sopra ricordati, lo Stato farà fronte anche ai crediti inesigibili delle due banche per un totale di 10,9 miliardi, ed a supporto dell'operazione il ministero dell'Economia ha valutato pure la possibilità di poter spendere fino a 17 miliardi di euro.

Inoltre, Padoan ha ipotizzato di chiudere la liquidazione di questa operazione in venti anni con un ritorno economico quantificabile nell'ordine di 11,6 miliardi ed un margine positivo di 700 milioni. In base a quali criteri Padoan possa aver potuto dichiarare tali cifre nessuno lo ha capito ed il ministro si è ben guardato dal comunicarlo. 

Il Senato ha approvato la fiducia con 148 voti a favore e 91 contrari. Il decreto salva banche adesso è legge.