Cosa è successo nel dibattito tra i candidati democratici alle presidenziali del 2020 che ha avuto luogo mercoledì a Las Vegas ed è stato trasmesso sulle tv nazionali? 

Che gran parte del dibattito si è concentrato sulla figura di Michael Bloomberg, presente per la prima volta, da quando ha deciso di presentarsi alle prossime presidenziali, in un dibattito pubblico insieme ai suoi avversari che lo hanno incalzato per il denaro speso finora per la sua propaganda, per essere un miliardario come lo è Trump, per le sue dichiarazioni sessiste e per quelle contro le minoranze.

In pratica, il dibattito si è trasformato in una specie di tiro al piccione contro Bloomberg, che si è visto quasi sempre costretto a difendersi dagli attacchi degli altri candidati. E quando non lo hanno attaccato loro, ci ha pensato la platea che ad un certo punto lo ha apertamente fischiato.

I suoi momenti migliori? Quando ha parlato di come è diventato ricco e della difesa del sistema capitalistico!

Immancabile il commento di Trump sulla "prestazione" di Bloomberg...

Per l'establishment del Partito democratico, Bloomberg rappresentava l'opzione per controbattere quella che sembra l'ascesa inarrestabile di Sanders verso la candidatura alle elezioni di novembre. L'uso dell'imperfetto è giustificato dal fatto che nel dibattito, al di là degli attacchi ricevuti dagli avversari, il tycoon dem non è sembrato per nulla brillante e, soprattutto, convincente, tanto da fargli preferire Biden che potrebbe giovarsene nei prossimi sondaggi.

Poco più che scialbi Buttigieg e Klobuchar, mentre la Warren ha cercato di incalzare i suoi concorrenti in maniera decisamente più incisiva rispetto a quanto da lei fatto in passato, tanto che, nel criticare la riforma sanitaria proposta dalla Klobuchar, ha dato l'impressione di lanciare un attacco anche sul piano personale.

Alla fine, il vero vincitore della serata è stato Bernie Sanders. Nessuno è stato altrettanto convincente, nonostante le accuse che gli sono state rivolte, come quella di Bloomberg che lo definito invotabile, mentre Buttigieg lo ha criticato per il suo piano sanitario che non è condiviso dal sindacato dei "culinari" del Nevada (perché in concorrenza con il sostegno sanitario offerto ai loro tesserati)... senza dimenticare che ha anche dovuto affrontare la responsabilità del comportamento di alcuni dei suoi sostenitori online che hanno inviato post e commenti offensivi nei confronti dei suoi avversari.

Sanders, quindi, vede rafforzare la sua posizione non solo per i prossimi due appuntamenti nelle primarie del Nevada e della Carolina del Sud, ma anche in vista del Super martedì del 3 marzo.