Il Napoli, come prevedibile, ha perso a Barcellona con il risultato di 3-1 ed è uscito agli ottavi di Champions. I primi 45 minuti del Napoli sono stati così così, migliori i secondi 45. 

Come riassumere la partita? 

Messi è un fenomeno, quando gioca a calcio sembra un marziano, ma è pur sempre umano. E come per tutti gli umani gli anni si fanno sentire. Pertanto, finché Messi ha potuto giocare al meglio o quasi, per il Napoli c'è stato poco da fare. Quando invece ha tirato i remi in barca, allora la squadra di Gattuso ha fatto vedere ottime cose, accompagnate anche da altrettanto rimpianto, considerando che il Barcellona sa sì attaccare, ma non sa però difendere. Ci sono due pali di Mertens (nel primo tempo) e di Lozano (nel secondo) a confermarlo.

Ma la cosa che più ha fatto impressione ieri sera è la conferma che la follia che si è impadronita della classe arbitrale, dopo aver contagiato l'Italia, si è trasferita armi e bagagli in Europa. In Juventus-Lione abbiamo assistito a decisioni arbitrali, sui rigori assegnati, che definire incredibili è dir poco. Ieri sera, la storia si è ripetuta. 

Il primo gol del Barcellona è venuto su un colpo di testa di Lenglet su cross da calcio d'angolo. In un primo momento sembrava che la difesa del Napoli si fosse addormentata, lasciando libero il giocatore della squadra catalana. In realtà non è così. Lenglet, prima di colpire di testa, spinge platealmente Demme, che lo stava marcando e che a sua volta va a sbattere su Koulibaly. I due calciatori del Napoli finiscono a terra e Lenglet è libero di poter colpire comodamente la palla che finisce in rete.

L'arbitro Kalkavan al Var convalida!  Lo stesso Kalkavan, successivamente, annulla a Messi un gol per un tocco di mano del fuoriclasse argentino che nessuno ha visto. 

Il Var è stato introdotto per rendere il calcio un gioco credibile, ma in questo momento lo rende solo ridicolo.