Di Vincenzo Petrosino - SALERNO -

Un presidente del consiglio espressione della prima forza politica, il Movimento Cinque Stelle che parla di Mef, di soluzioni e dì "ci stiamo amalgamando" suona davvero strano agli attivisti della prima ora del Movimento. 

Molti di coloro che hanno sostenuto e condotto a Roma i cosiddetti "terminali di rete" oggi onorevoli  fin dal 2013, rabbrividiscono e  mai avrebbero pensato di poter vedere un Fico.... un Di Maio...un Conte con alle spalle il simbolo PD .

Non siamo un partito, non siamo una casta, andiamo da soli, apriremo il parlamento, no Tav, no TAP, no Mes, no aeroporti Firenze e Salerno, no consumo suolo.... ma dove è finito quel Movimento cinque stelle? 

"E' la mia prima Festa dell'Unità in assoluto. Sono qui per essere intervistato - ha detto Conte alla giornalista -: gli applausi sono stati belli, sentiti e calorosi". "Ci stiamo amalgamando sempre di più e stiamo lavorando sempre meglio. Stiamo vivendo un'esperienza di governo che sta ottenendo risultati mai raggiunti prima in un contesto internazionale difficile" ha detto il premier alla Festa dell'Unità di Modena.

A coloro che sono approdati al Movimento Cinque Stelle dopo il 2013 non si può che strappare un sorriso e un sonoro "Vaffa" .

"Se ci sarà bisogno" del Mes, "lo valuteremo assieme e proporrò una soluzione al Parlamento. Esamineremo nel dibattito parlamentare, in massima trasparenza i regolamenti legati al Mes"."Devo dire che sono stato spesso sollecitato a esprimermi su Draghi e si vuole pubblicamente creare una rivalità che non esiste. Ogni volta che ne ho parlato ho sempre detto quel che penso, sinceramente"."Non vivo nell'iperuranio, non ho pensato che dal mio invito nascesse un dialogo in cui si chiudessero delle alleanze in alcune Regioni dove non si erano chiuse. Ciononostante io credo semplicemente che da esperienze positive che si consolidano negli anni possano nascere prospettive più durature, non voglio dire organiche" ha anche detto Conte. "Anche perché c'è un centrodestra unito. Presentarsi in modo sparpagliato significa presentarsi in modo impari. E' questo il ragionamento che ho fatto e non ci rinuncio affatto" ha aggiunto.


Credo che il termometro di molte cose sia visibile sui social dove imperversano le pubblicità elettorali del Movimento Cinque Stelle. Non mancano i No... al referendum anche tra parlamentari, e sono visibili a chiunque le parole di delusione, rabbia e altro presenti sotto ogni post.

D'altra parte molte piazze sono e resteranno vuote, questa alleanza M5s-Pd non va giù a moltissimi.

Molti sono gli imbarazzi su molti territori, forse bisognerebbe toccarlo con mano per comprendere. 

"Ci potremo ritenere appagati tutti solo quando i 209 miliardi verranno spesi e non sara' sprecato un solo euro" ha sottolineato il premier.""Ben vengano tutte le competizioni locali e territoriali, ma io ho un obbligo: portare a casa la partita" del Recovery Plan .

Resto dell'idea che dalle urne nascerà una profonda scissione nel Movimento, che credo sia già dell'idea di riconfermare nel futuro su ogni territorio solo "i volti noti".

E' la legge elettorale in toto che dovrebbe essere cambiata e le candidature tolte  ai partiti e affidate ai cittadini. 

Ovvio che tutti gli stipendi dei parlamentari dovrebbero " se si vuole davvero dare un segno di risparmio " essere DIMEZZATI.

Inutile e pretestuoso ridurre i parlamentari e lasciare invariati gli stipendi  per poi  " fare il carico  di amici e conoscenti " nei vagoni illustri delle consulenze e incarichi vari.