Nella riunione di lunedì del Consiglio Federale della Figc, si era parlato soprattutto della "situazione relativa all'evoluzione del coronavirus in Italia e alle conseguenze per il calcio italiano legate al provvedimento del Governo di sospensione di tutta l'attività sportiva fino al 1° marzo". 

Il presidente federale Gravina, a fine riunione, aveva annunciato di aver inoltrato al governo la richiesta di poter disputare le gare del campionato di serie A a porte chiuse, compreso l'incontro di Europa League tra Inter e Ludogorets di giovedì.

Anche se la decisione del governo era già stata comunicata ufficiosamente ieri, oggi il ministro dello Sport Spadafora ha ufficialmente reso noto che "dopo aver sentito il parere degli esperti" ha disposto che fino a domenica gli eventi sportivi, nelle aree a rischio, verranno svolti "a porte chiuse". 

Tra questi anche Udinese-Fiorentina. 

Disappunto del presidente della regione FVG, il leghista Fredriga che, evidentemente, per ragioni di partito e di propaganda preferisce che l'anormalità regni sovrana. "È una decisione nazionale - ha detto Fredriga. - Per me sarebbe stato utile sospendere. Anche per le squadre di calcio sarebbe stato utile rinviarle. Ci sono dei riflessi economici. Quindi, far giocare delle partite a porte chiuse, senza pubblico e altro, vuol dire mettere in difficoltà le squadre di calcio. Quindi si sarebbero potute rinviare".  Come se la famiglia Pozzo, per acquistare il Watford, si fosse basata sugli incassi dei 25mila posti dello stadio Friuli! 

Gli altri match che domenica prossima si giocheranno a porte chiuse sono Milan-Genoa, Parma-Spal, Sassuolo-Brescia e Juventus-Inter. Sampdoria-Verona, in programma lunedì 2 marzo, teoricamente dovrebbe essere giocata con la presenza del pubblico.