Basket Nba: tegola per Dallas, stagione finita per Kyrie Irving
Sembra non andarne bene una ai Dallas Mavericks dalla trade per Anthony Davis che ha voluto dire l’addio alla città di Luka Doncic. Alla serie impressionante di infortuni subiti dai giocatori dei Mavs – a partire proprio dallo stesso Davis – si va ad aggiungere ora il gravissimo infortunio che ha colpito l’altra superstar della squadra, Kyrie Irving, franato a terra durante una penetrazione nell’ultima gara contro i Sacramento Kings. Si è temuto subito il peggio (con Irving in lacrime a segnare i due liberi dalla lunetta prima di uscire) e il peggio si è concretizzato: il giocatore dei Mavs ha subìto la rottura del crociato anteriore del ginocchio sinistro e la stagione 2024-25 per lui è quindi già terminata. Una stagione nella quale Irving stava viaggiando oltre i 20 punti, oltre il 40% da tre e il 90% ai liberi, per la quinta volta in carriera – una costanza ad altissimo livello eguagliata solo da Steph Curry nella storia della lega. E l’assenza di Irving – con il recupero di Davis ancora avvolto nel mistero – ora getta un’ombra oscura sul futuro di Dallas.
Ciclismo: Pogacar punta al tris alle Strade Bianche
Conto alla rovescia per le Strade Bianche che sabato 8 marzo vedrà al via tante stelle Il numero 1 sarà sulle spalle del corridore più atteso. Il campione del mondo Tadej Pogacar, vincitore nel 2024 e nel 2022, ha già dimostrato di essere in forma trionfando nella prima uscita del 2025 all’UAE Tour e avvicinandosi sempre di più a quota 100 vittorie in carriera. Lo sloveno, assieme a Michal Kwiatkowski, va all’assalto del terzo successo che gli garantirebbe l’intitolazione di un cippo, impresa riuscita in passato solo a Fabian Cancellara. Tra i principali rivali dello sloveno ci saranno Thomas Pidcock, vincitore nel 2023 e gran protagonista di inizio stagione con quattro successi nella sua nuova avventura con la Q36.5 Pro Cycling Team, e Maxim Van Gils, terzo nel 2024 e già a segno nella Vuelta a Andalucia. Altri corridori da tenere d’occhio saranno Valentin Madouas, Marc Hirschi, Ben Healy, Mathias Vacek, Attila Valter, Davide Formolo e Lennert Van Eetvelt.
Van Persie, la novità Feyenoord: “L’Inter e Inzaghi sono un problema…”
Robin van Persie è il figliol prodigo tornato a casa a 41 anni, ma anche il bambino nella stanza dei balocchi: il semplice stare qui, al De Kuip dove tutto è iniziato, gli fa brillare gli occhi. E questa prima sfida di Champions da allenatore del “suo” Feyenoord lo eccita particolarmente, anche perché davanti ha una avversaria considerata “top level”: “Le grandissime squadre attaccano e difendono ad alto livello: l’Inter fa esattamente questo – ha detto il tecnico olandese in carica da dieci giorni appena -. È molto difficile segnare contro di loro, non a caso hanno subito solo una rete in Champions: dovremo stare attenti a non lasciare spazi perché hanno giocatori bravi in ogni reparto. Il sistema di Inzaghi, poi, è un problema da affrontare per tutti, i suoi giocatori sembrano essere dovunque, con velocità e tecnica: questo è un punto di forza, ma paradossalmente può anche diventare un punto debolezza, anzi può essere proprio l’aspetto decisivo della partita”. Proprio qui, tra le pieghe della battaglia tattica, che il pensiero si fa più interessante: “Credo che avremo un po’ più di palla, ma questo non significa necessariamente che creeremo più occasioni. Sarà importante stare attenti alle transizioni perché la forza dell’Inter sta in quei momenti”. Un pensiero speciale, poi, Van Persie lo ha dedicato a un altro figlio di Rotterdam e di questo club che, però, domani sarà sul fronte opposto: “Stefan De Vrij lo ricordo quando arrivò qui da noi, era un ragazzo molto desideroso di imparare. Voleva sapere delle partite che avevo giocato in carriera e come avevo affrontato certe situazioni”.
L’Inter, poi, è il ricordo di una storica semifinale di Uefa 2002 in cui i nerazzurri di Cuper andarono a sbattere e il giovane Robin iniziava a fiorire: “Ricordo bene, entrai dalla panchina in entrambe le gare: l’Inter era fortissima, aveva gente come Ronaldo, Seedorf, Zanetti. Feci un assist, un ‘trick’ alla Zidane e mi infortunai pure, tutto insieme. All’epoca avevo dolore all’inguine, ma volevo comunque giocare. Non lo dissi al mio allenatore, e se oggi qualche mio giocatore lo facesse con me non sarei contento. Alla fine, difendendo bene e con un po’ di fortuna, passammo noi. Speriamo di ripeterci anche stavolta”. Questa, però, è Champions League con ancora fresco il ricordo di un’altra milanese appena caduta tra i canali di Rotterdam: “Vedendo questi ragazzi eliminare il Milan ho fatto un salto davanti alla tv: è stato un momento meraviglioso per il Feyenoord. Adesso non vedo l’ora di riprovare la magia del De Kuip in una notte speciale”. I 13 infortunati, però, azzoppano i sogni e complicano la scelta degli 11, anche se l’argentino Carranza, il giustiziere del Diavolo seduto accanto a lui in conferenza stampa, minaccia fuoco e fiamme: “Non parliamo degli infortuni nella quotidianità – ha aggiunto Van Persie -. Dobbiamo pensare a far giocare bene chi c’è, il nostro obiettivo è quello: sono contento di quello che vedo, del modo e del ritmo in cui ci si allena. Siamo pronti, gli infortuni non saranno affatto una scusa, anche se stiamo cercando di capire quale sia il filo conduttore che ha portato a questa situazione”.
Milan, piove sul bagnato: Maignan squalificato per insulti a Manganiello
Il Milan perde Mike Maignan per un turno per squalifica. Lo ha deciso il Giudice Sportivo Gerardo Mastrandrea che ha punito il portiere con ulteriori 15.000 euro di multa dopo aver appreso dal referto arbitrale di Milan-Lazio che il francese si è rivolto con “un’espressione irriguardosa” a Manganiello nel tunnel degli spogliatoi. Maignan, quindi, non ci sarà nel match del Via del Mare contro il Lecce.
Una giornata di squalifica anche per il rossonero Pavlovic, espulso durante il match contro i biancocelesti, così come per Kempf del Como, che ha lasciato i Lariani in 10 all’Olimpico contro la Roma per doppia ammonizione.
Tra gli squalificati per una giornata, in precedenza diffidati, Freuler (Bologna), Mancini (Roma), Mandragora (Fiorentina), Vojvoda (Como) e Zaniolo (Fiorentina).
Entrano nella lista dei diffidati, invece, Coco (Torino), Almqvist (Parma) e Lookman (Atalanta).
Tra gli altri provvedimenti:
- Ammenda di € 12.000,00: al Napoli per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato tre bottiglie di plastica verso il settore occupato dai tifosi della squadra avversaria, che cadevano in un settore chiuso al pubblico, per avere, inoltre, un tifoso al termine del primo tempo, al rientro negli spogliatoi, sputato all’indirizzo dell’allenatore in seconda della squadra ospitata, senza attingerlo; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1, lett. b) CGS.
- Ammenda di € 8.000,00: all‘Inter per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato una lattina verso il settore occupato dai tifosi della squadra avversaria, che cadevano in un settore chiuso al pubblico, per avere, inoltre, lanciato nel recinto di giuoco tre bottiglie in plastica e quattro lattine; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1, lett. b) CGS.
Chiesa, flop al Liverpool: a rischio la medaglia per la vittoria della Premier!
Per il Liverpool la conquista del 20 titolo inglese sembra ormai semplicemente una questione di tempo. I Reds viaggiano spediti per la vittoria della Premier League con addirittura 13 punti di vantaggio sull’Arsenal (che ha una partita in meno) a 10 partite dalla fine. Una marcia trionfalo che di fatto non ha riguardo Federico Chiesa, arrivato in estate ad Anfield con tante aspettativa ma mai riuscito a incidere, complici diversi problemi fisici che ne hanno condizionato la condizione.
L’ex Juventus e Fiorentina oggi ha all’attivo soltanto 10 presenze suddivise fra Champions League, Premier League, FA Cup e Coppa di Lega: ha esordito con i Reds il successivo 17 settembre, nella prima sfida stagionale degli inglesi in Champions League, rilevando Mohamed Salah nel corso dei minuti di recupero della vittoria esterna per 1-3 sul Milan. E questo scarso impiego mette a rischio persino il riconoscimento individuale per l’ormai scontata vittoria della Premier: le sole 3 presenze (25 minuti totali di impiego) non basterebbero infatti a fargli ricevere la medaglia per la vittoria.
Il regolamento interno della Premier League prevede che “le medaglie possono essere distribuite ai giocatori purché questi abbiano raggiunto almeno cinque presenze nel torneo durante la stagione terminata poi con il titolo”.
Inter, Sommer prepara il recupero lampo
L’Inter sta affrontando le settimane decisive della stagione senza uno dei suoi pilastri Yann Sommer. Il portiere svizzero ha saltato le ultime tre partite per una frattura al pollice della mano destra. Un problema che l’ha costretto a finire sotto i ferri e per cui si ipotizzava uno stop di circa un mese. Il numero uno nerazzurro però sta facendo letteralmente di tutto per bruciare le tappe e tornare a disposizione di Inzaghi il prima possibile. E, contro ogni previsione, oggi lo svizzero si è già rivisto in campo. Un rientro lampo reso possibile da un tutore speciale che ha permesso a Sommer di allenarsi. Josep Martinez in queste uscite ha ben figurato (facendo ricredere chi aveva contestato il suo acquisto in estate per una cifra vicina ai 15 milioni), il che fa pensare che sarà ancora lui a difendere la porta dell’Inter nell’andata degli ottavi di finale contro il Feyenoord. Sommer però ha buone possibilità di partire con la squadra per la trasferta del De Kuip.
Roma, senti Totti: “A gennaio sarei potuto tornare in A…”
A 48 anni Francesco Totti è ancora un calciatore che tutti vorrebbero aver in squadra.
“A gennaio davvero mi ha cercato una squadra in Italia di Serie A, non scherzo. Stavo bene, ma non volevo cambiare città. Quale era la squadra? Dico solo che avrei dovuto vivere vicino a Cassano – spiega Totti in un’intervista rilasciata a Viva el Futbol -. Non ho mai pensato di giocare con un’altra squadra, non avrebbe avuto senso. Solo io Maldini abbiamo giocato 25 anni con la stessa squadra. Ma voi pensate che Messi in 25 anni alla Roma con Frau, Cesar Gomez e Pivotto avrebbe vinto tutti quei Palloni d’oro?”.
Amore eterno per la Roma.
“Tornare nella Roma? Adesso penso a divertirmi, poi se un giorno dovesse venire qualcuno a cercarmi valuterò – sottolinea Totti -. Se valuterei altre squadre o qualche nazionale? Altre squadre avrei difficoltà, per me c’è solo la Roma. Un ruolo alla Maldini? Vorrei decidere con gli altri, non da solo. Un ruolo importante, per conoscenza del calcio potrei dare un contributo, essere utile. Fortunatamente i calciatori li conosco, so quali scegliere. L’importante è sapere il budget. Devi essere bravo”.
E sul futuro allenatore dei giallorossi:
“Ancelotti? Tanto non viene. Se dovesse venire un grande allenatore come Ancelotti direbbe: ‘Ok vengo, ma la squadra? Se è questa non vengo. Mi devi cambiare qualcosa’. L’assetto, la spina dorsale… Gli allenatori partono tutti dalla spina dorsale. Ndicka è bravo, poi però bisogna vedere come gioca l’allenatore che prendi”.
Serie A, Juventus-Verona 2-0: bianconeri a -6 dall’Inter capolista
Con le reti di Kephren Thuram e Teun Koopmeiners la Juventus batte il Verona per 2-0 nel posticipo della 27esima di campionato. Nonostante la contestazione nel prepartita e i fischi dello Stadium all’intervallo, è il quinto successo consecutivo dei bianconeri che si riprendono il quarto posto ai danni della Lazio e si avvicinano alle prime della classe: l’Inter capolista è a soli sei punti.