Matteo Salvini giovedì mattina era ad Umbertide, in Umbria. La località non è stata scelta a caso dal leader leghista. Infatti, doveva inaugurare una sede del partito. Occasione, pertanto, più che legittima per la sua presenza. Ma ad Umbertide è in costruzione anche una moschea, che per Salvini e la Lega non dovrebbe essere costruita.

Allora Salvini, per mostrare il proprio disappunto, è andato davanti al cantiere ben avviato della moschea e durante un'intervista ha dichiarato, tra l'altro, che l'Islam non è una religione, ma una legge "incompatibile coi nostri valori, i nostri diritti, le nostre libertà", in sostanza con la nostra Costituzione.

Salvini ha un diploma liceale, conseguito al classico. Che oltre al latino e al greco, durante la sua formazione liceale, Salvini abbia anche acquisito delle nozioni relative alle varie religioni che vengono professate nel mondo è difficile... non è previsto nel programma di studi. E che Salvini tali nozioni le possa avere acquisite all'Università, anche in questo caso è improbabile, visto che non ha terminato il corso di studi.


Salvini non conosce l'Islam, Salvini non conosce il mondo islamico, Salvini non frequenta le persone che ne fanno parte... in compenso Salvini afferma che è incompatibile con i nostri valori, prendendo come riferimento ciò che conviene alla sua interpretazione negativa di quel mondo.

Chiunque studi l'Islam, definisce quello di Salvini un pregiudizio spendibile sul piano del consenso elettorale, oltre al fatto che l’Islam, in tal modo, finisce per essere un capro espiatorio, un nemico sempre presente su cui scaricare le molte deficienze della politica.

Non solo. Il Salvini in veste di paladino che affronta i feroci saraceni a suon di Costituzione si dimentica di alcuni degli articoli che la compongono (il 3, l'8, il 19, il 20) e soprattutto di quello che vi è scritto.

Una singolarità non certo di poco conto per uno che si propone di volersi far nominare presidente del Consiglio.