La seconda parte del tour africano del Re Mohammed VI del Marocco iniziata il 17 novembre con le visite ufficiali in Etiopia ed in Madagascar prosegue in Nigeria dove è arrivato giovedì scorso. Questa prima visita del Sovrano ribadisce la ferma volontà del Regno del Marocco di differenziare i suoi partenariati in Africa e di estendere il modello di cooperazione Sud-Sud sviluppato dal Marocco con i suoi partner tradizionali nel continente. 

Dopo i loro colloqui di venerdì, il Re e il Presidente hanno presieduto la cerimonia di lancio di un partenariato strategico per lo sviluppo dell'industria dei fertilizzanti in Nigeria. Sono state anche firmate diverse convenzioni bilaterali nei settori dell'agricoltura, della pesca marittima, dei servizi aerei e delle energie rinnovabili, oltre all'esenzione dai visti per i passaporti ufficiali diplomatici. Il grande partenariato strategico Sud-Sud per lo sviluppo dell'industria dei concimi in Nigeria firmato si iscrive nel quadro di una visione comune del Marocco e della Nigeria, per lo sviluppo dell'Africa ed una volontà forte per rafforzare i legami economici tra i due paesi.

Mentre sabato 03 dicembre i due capi di Stato hanno presieduto la cerimonia della firma di 14 convenzioni di cooperazione nei settori degli investimenti, formazione, rafforzamento delle competenze dei giovani, idrocarburi e miniere, turismo, banche, finanze, assicurazioni e logistica.

Progetto di gasdotto

È stato lancio il progetto di un gasdotto regionale, destinato a collegare le risorse del gas dalla Nigeria al Marocco poi in Europa.

Alla firma, i ministri degli Esteri dei due paesi, Salaheddine Mezouar e Geoffrey Onyeama hanno fatto sapere tramite un comunicato congiunto concernente il progetto che “in occasione della visita di sua Maestà il Re Mohammed VI in Nigeria, e dopo le discussioni con Sua Eccellenza il Presidente Muhammadu Buhari a Marrakech in margine della COP22 ed a Abuja, il Regno del Marocco e la Repubblica Federale della Nigeria hanno deciso di studiare ed adottare misure concrete per la promozione di un progetto di gasdotto regionale destinato a collegare le risorse del gas della Nigeria, quelle di molti paesi africani dell'Ovest ed il Marocco”.

 “Come grande progetto destinato a favorire l'integrazione economica regionale, il gasdotto sarà concepito con la partecipazione di tutti i destinatari, allo scopo di accelerare i progetti d'elettrificazione in tutta la regione, che funge così da base per la creazione di un mercato regionale competitivo dell'elettricità, dovrebbe essere collegato al mercato europeo dell'energia, di sviluppare poli industriali integrati nelle sottoregioni in settori come l'industria, l'agro-affare ed i concimi, per attirare capitali stranieri, e migliorare la competitività delle esportazioni, e di stimolare la trasformazione locale delle risorse naturali in gran parte disponibili per i mercati nazionali ed internazionali”, hanno precisato. “Favorendo una integrazione economica più profonda, fondata su complementarità positive, sinergie durature ed approcci inclusi, questa piattaforma Sud-Sud accelererà la trasformazione strutturale delle economie nazionali della regione, che mettono così tutta la regione sulla strada di una crescita più forte”, hanno affermato, notando che “i due capi di Stato hanno deciso di predisporre un organo di coordinamento bilaterale incaricato di seguire questo importante progetto, e si rallegrano che tale cooperazione strategica possa nascere in Africa”.

Per garantire il pieno successo a questo progetto di alta portata, la Nigeria e il Marocco hanno deciso di unire i loro sforzi e cooperare strettamente, attraverso i loro fondi sovrani rispettivi, Nigeria Sovereign Investment Authority ed Ithmar Al Mawarid (ITHMAR CAPITAL). Sono previsti anche altri investimenti sovrani africani e il sostegno della Banca Mondiale.

Queste convenzioni rispecchiano l’orientamento Reale nel rafforzamento del partenariato Sud-Sud e del quadro giuridico di relazioni bilaterali poi della collaborazione proficua tra i governi e gli operatori privati dei due paesi.