"Oggi, su richiesta del Governo libico di unità nazionale, l'esercito degli Stati Uniti ha lanciato attacchi aerei mirati contro obiettivi dello Stato Islamico a Sirte, in Libia". Così inizia il comunicato diramato questa mattina (ora di Washington) dal responsabile dell'Ufficio stampa del Pentagono, Peter Cook.

Gli attacchi aerei sono stati effettuati a sostegno delle forze governative nel loro tentativo di sconfiggere l'ISIS nella sua principale roccaforte in Libia.

Gli attacchi sono stati autorizzati dal presidente Barack Obama su suggerimento sia del segretario alla Difesa Ash Carter che del generale del corpo dei Marine, e capo di Stato Maggiore, Joe Dunford.


Gli attacchi, ha riferito Peter Cook, "sono in linea con il nostro approccio alla lotta contro ISIS operando con le forze locali adeguatamente addestrate e motivate. Le stesse forze governative che hanno riconquistato il territorio intorno a Sirte finora nelle mani dell'ISIS. Sono previsti da parte degli Stati Uniti ulteriori attacchi nella stessa zona, al fine di consentire all'esercito libico di ottenere il controllo completo del territorio".

La nota ufficiale rilasciata dal Pentagono conclude affermando il sostegno degli USA, come quello della comunità internazionale, allo sforzo del governo libico di unità nazionale per riportare nel paese sicurezza e stabilità.

I raid sono stati effettuati anche per evitare che in futuro dalla Libia possano partire attacchi che possano colpire gli Stati Uniti e i loro alleati.

Comparendo in televisione, il presidente libico Al Sarraj ha confermato la richiesta di intervento da parte del suo Governo agli USA ed ha dichiarato che l'ISIS ha subito pesanti perdite.