Domenica si torna a correre, sia in Formula 1 che in MotoGP. Le vetture saranno impegnate in Azerbaijan, nel circuito cittadino di Baku, mentre le moto corerranno invece il Gran Premio di Olanda ad Assen.

I due circuiti, per ragioni diverse, hanno un elemento in comune che li contraddistingue: la diffilcoltà.

Per molti piloti di Formula 1, il circuito di Baku è una specie di enigma, tanto da venir descritto come un misto tra quello di Monza e quello di Monaco. La strada, in alcuni punti, è incredibilmente stretta, ci sono 7 curve praticamente ad angolo retto... ma ci sono anche due tratti - ma soprattutto uno - dove i piloti possono premere fino in fondo il piede sull'acceleratore. Su un circuito del genere, anche in base alle condizioni atmosferiche, la messa a punto delle vettiute potrebbe essere un problema.


Assen presenta per i piloti delle moto, e per quelli di MotoGp in particolare, ugualmente un problema anche se per motivi diversi. Quello olandese è uno dei circuiti in cui si frena di meno e la velocità è un fattore determinante. Fin qui niente di strano per chi è abituato a correre a oltre 350 km all'ora.

Il problema nasce dal fatto che il circuito olandese è tutto in pianura, non ha dislivelli e offre pochi punti di riferimento ai piloti. La minima disattenzione nell'affrontare una curva troppo velocemente potrebbe essere fatale. Ed anche in questo caso, la pioggia potrebbe essere un fattore ancor più determinante rispetto ad altri circuiti di MotoGP.

Fatte queste premesse, dal punto di vista dello spettatore non potrà che essere una giornata fantastica, spettacolare e assolutamente da non perdere.