Il prossimo 20 giugno si svolgerà a Roma il Vertice 'The Mattei Plan for Africa and the Global Gateway: A common effort with the African Continent', co-presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.
Meloni e von der Leyen accoglieranno a Villa Pamphilj i leader dell'Unione Africana, dell'Angola, dello Zambia, della Repubblica Democratica del Congo, della Tanzania e i vertici delle Istituzioni finanziarie multilaterali: Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, Banca Africana di Sviluppo e Africa Finance Corporation. L'incontro, fanno sapere fonti italiane vicine al dossier, "segnerà un passaggio strategico per consolidare la sinergia tra il Piano Mattei per l'Africa promosso dall'Italia e il Global Gateway avviato dall'Unione europea e approfondire la rotta operativa per l'avanzamento delle iniziative comuni".
L’incontro, viene sottolineato, “segnerà un passaggio strategico per consolidare la sinergia tra il Piano Mattei per l’Africa promosso dall’Italia e il Global Gateway avviato dall’Unione europea. E approfondire la rotta operativa per l’avanzamento delle iniziative comuni”. L’evento rientra nel lavoro che Palazzo Chigi sta portando avanti per ‘europeizzare’ e ‘internazionalizzare’ sempre di più il Piano. Obiettivo: potenziare la collaborazione con le iniziative strategiche a livello europeo e internazionale che hanno un focus sull’Africa.
Tra i progetti di maggior rilievo al centro dei lavori il “Corridoio di Lobito”, l’infrastruttura ferroviaria da 830 km che collegherà Angola e Zambia tramite la Repubblica Democratica del Congo. Con prospettive di estensione fino al porto di Dar es Salaam, in Tanzania. Il progetto – che è stato oggetto dei lavori di una sessione del Vertice G7 a Borgo Egnazia – punta a creare un asse logistico regionale per il trasporto non solo di minerali strategici. Ma anche di prodotti agricoli e input energetici, in un’ottica di sviluppo integrato. In agenda – spiegano fonti italiane – anche il potenziamento dell’interconnessione digitale “Blue-Raman” (India, Europa e Medio Oriente), il sostegno alle filiere produttive agroalimentari del Continente africano e il rafforzamento delle catene di approvvigionamento. Ieri, intanto, sempre a Roma, si è tenuta la seconda edizione di Connact Piano Mattei – Nuove energie tra Europa e Africa dal titolo I progressi del Piano Mattei e il suo rapporto con la strategia UE del Global gateway. L’incontro ha visto ambasciatori, ministri, segretari e rappresentanti istituzionali di numerosi Stati africani confrontarsi con le istituzioni italiane e con i rappresentanti di alcune delle principali aziende del nostro Paese per capire insieme come favorire gli investimenti e rafforzare le connessioni tra l’Italia e l’Africa. Il summit, organizzato da Fondazione Articolo 49, in collaborazione con l’Ambasciata del Regno del Marocco e con il Parlamento Europeo e patrocinato dal Mimit, ha avuto l’obiettivo di analizzare l’evoluzione del Piano Mattei e valutare il suo rapporto con la strategia UE del Global gateway.
Durante l’evento sono intervenuti Youssef Balla, Ambasciatore del Regno del Marocco in Italia e Presidente del Comitato esecutivo del World Food Programme, Fessahazion Pietros Menghistu, Ambasciatore di Eritrea in Italia e Decano del Gruppo ambasciatori africani in Italia, Fabio Massimo Ballerini, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Consigliere per l’Africa sub-sahariana dell’Ufficio del Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio.
“L’italia è un ponte naturale tra l’Europa e il continente africano, non solo per la sua posizione strategica, ma anche come spazio di dialogo” ha detto l’ambasciatore Youssef Balla, che ha proseguito: “L’Africa non è solo il continente di domani, ma di oggi, ha risorse inestimabili, una popolazione giovane e rappresenta un mercato in piena espansione”. E sui punti di contatto fra i due Paesi, Balla sottolinea energia, sviluppo e investimenti. E ha
aggiunto: “I rappresentanti degli Stati Africani hanno espresso le proprie aspettative per un partenariato basato sul mutuo rispetto, l’Africa si aspetta azioni concrete, investimenti sostenibili e un rapporto paritario”. “In questo contesto – ha detto Balla – il Piano Mattei appare come un barlume di speranza, ma per avere successo deve ascoltare l’Africa”. E ha concluso: “Il 20 giugno a Roma il vertice sul Piano Mattei sarà decisivo e oggi abbiamo l’opportunità di dare il nostro contributo: lavoriamo insieme per affrontare queste sfide”.
“Questa è un’importante opportunità di confronto e dialogo tra le nostre due realtà” ha sottolineato il decano degli ambasciatori africani, Fessahazion Pietros Menghistu. “Il Piano Mattei è una piattaforma di idee condivise, rappresenta un dialogo strutturato e quindi ha un carattere strategico e può essere un valido modello di cooperazione futura, non solo tra Italia e Africa, ma anche, attraverso l’Italia, tra l’Europa e l’Africa”. Anche l’ambasciatore Menghistu ha ricordato il ruolo dell’Italia “come ponte naturale verso l’Africa”.
L’evento è stato l’occasione per coinvolgere nel dibattito anche gli attori che oggi intrattengono relazioni con Paesi africani e che seguono con attenzione l’evoluzione del Piano Mattei. Al pomeriggio di lavori hanno partecipato 31 fra aziende e associazioni di categoria italiane, fra queste: Acea; Cassa Depositi e Prestiti; Chiesi Farmaceutici; Cia – Agricoltori Italiani; Coldiretti; Confagricoltura; Confcooperative; Cy4gate; Enel, Eni e Ferrovie dello Stato.