Un libro per parlare di religioni, tutte riunite in unico testo, ma con rispetto.

Lunedì 14 dicembre 2020 il Comitato bresciano per il Dialogo Interreligioso data corso alla presentazione on line, del libro “Le religioni spiegate ai giovani”, di Don Mauro Leonardi.
Il volume, edito da Diarkos e pubblicato il 12 maggio u.s., presenta 11 religioni con lo spirito di chi vuole documentare e con un linguaggio adatto al tipo di pubblico giovanile cui è rivolto.

Le sequenza scelta per la presentazione delle diverse fedi è quella di apparizione cronologica e quindi parte con l'Induismo per poi proseguire con Confucianesimo, Taoismo, Buddismo, Ebraismo, Cristianesimo, Islam, Chiesa Valdese, Sikhismo, Chiesa dei Santi degli Ultimi Giorni e Scientology.

L’autore, giornalista e opinionista autorevole e che collabora con importanti testate, ha inserito nella sua opera una intervista ad un rappresentante per ognuna delle religioni raccontate, per completarla, con una testimonianza diretta.

Il libro è un invito al rispetto, indispensabile nella società multireligiosa in cui viviamo, e che non può che scaturire dalla conoscenza dell’altro e dal dialogo. QUesti sono gli unici ed ovvi strumenti che ci portano a scoprire differenze e similarità insospettate.

Durante la presentazione, moderata da Carlo Zonato presidente di Universal Peace Federation Italia, l’autore ha potuto dialogare con tre rappresentanti di diverse fedi: Jaspreet Singh vice presidente della Sikhi Sewa Society in rappresentanza della religione Sikh, Vasudeva Datta di ISKCON International Society Krishna Consciousness e Sandro Oneda portavoce della Chiesa di Scientology bresciana.

Don Mauro Leonardi ha esordito ricordando che storicamente le diverse culture che si sono sviluppate sulla terra, hanno sempre espresso la religiosità e come questa ricerca verso il trascendente sia insita nell'essere umano. Ha anche definito il suo libro come "popolare" nel senso positivo del termina perché è scritto con la semplicità e oggettività preferita dai giovani. Don Mauro ritiene anche che sia possibile trovare spazio per iniziative comuni condivise dalle diverse fedi.

Jaspreet Singh ha sottolineato come il dialogo sia "il tassello fondamentale" per il dialogo interreligioso. Ha raccontato anche come gli avvenimenti violenti nel mondo vengano spesso raccontati come estremismo religioso senza mai "analizzare con obiettività ed empatia". Ha poi proseguito affermando che le religioni hanno "le basi accettabili universalmente". Jaspreet ha sottolineato l'altruismo come "una delle caratteristiche più importanti della filosofia Sikh" e come questo si concretizzi nella mensa gratuita presente in ogni tempio e disponibile a chiunque. Ha proseguito auspicando che le fedi, dialogando fra di loro, cercassero non tanto le differenza quanto le similarità generando quindi un senso di fratellanza nel mondo.

E' poi intervenuto Walter Montagner, Vausdeva Datta, che ha parlato in rappresentanza di ISKON Società Internazionale per la Coscienza di Krishna. Ha subito affrontato il tema della "Unità nella diversità" ritenendola presente in ogni fede, citando un verso del testo "Bhagavad Gita" che afferma: "L'umile saggio illuminato dalla vera conoscenza vede con occhio equanime l'uomo comune". Ha proseguito affermando che "finché l'uomo non avrà una comprensione della nostra essenza spirituale, non ci sarà mai unione" sottolineando la necessità di distinguere ciò che materiale dalla "essenza" spirituale dell'essere umano. Ha quindi concluso sottolineando la necessità di raggiungere l'unità nella diversità riconoscendo in noi stessi la bellezza dell'anima e tracciando un parallelo con la musica, dove le diversità degli strumenti trovano l'unità nella armonia dell'orchestra. Ha quindi concluso auspicando il continuo dialogo interreligioso facendo ricorso alla esperienza di San Francesco che dialogò con gli sceicchi mussulmani parlando di essenza della vita.

Ha concluso la tavola rotonda, Sandro Oneda, in rappresentanza della Chiesa di Scientology bresciana che ha apprezzato i temi dell'incontro e che ha espresso la necessità del rispetto in ogni dialogo umano, non solo quello interreligioso, come condizione per la reciproca comprensione. Riferendosi alle diverse fedi, ha ricordato come storicamente si siano registrati odio e intolleranza e come questo oggi spinge alcuni alla diffidenza verso le religioni in generale. Il dialogo interreligioso diventa quindi necessario per recuperare la corretta visione della persona che abbraccia una fede, quale che sia, come colei che sa cogliere la presenza dell'umanità, al di là della quotidianità, spingendola quindi alla fraternità. Ha quindi ricordato l'impegno della chiesa nella condivisione di iniziative con le diverse fedi, citando le realtà di Firenze, Roma, Torino e la stessa Brescia. Ha quindi concluso auspicando un condiviso impegno su iniziative sociali, rivolte al mondo secolare col quale si deve entrare in dialogo. 

La serata è proseguita con lo spazio dedicato alle domande degli ascoltatori collegati che hanno ricevuto risposta sia da Don Mauro che dagli altri relatori approfondendo i temi della armonia religiosa.

Al termine dell'incontro i diversi rappresentanti hanno auspicato una sempre maggiore possibilità di diffondere rispetto ed amore e augurandosi che il testo di Don Mauro possa essere diffuso con i diversi canali per raggiungere i giovani anche attraverso la proposta degli adulti.