Filosofo francese, Henri Bergson fu premiato per una scrittura speculativa e limpida, capace di esprimere idee complesse con chiarezza poetica. La sua opera fonde intuizione e scienza, coscienza e movimento vitale.

Henri Bergson ricevette il Premio Nobel per la Letteratura nel 1927 “in riconoscimento delle sue idee ricche e vivificanti e della brillante abilità con cui le ha esposte”. Nato a Parigi nel 1859, Bergson fu tra i filosofi più influenti del Novecento. Le sue opere, da Saggio sui dati immediati della coscienza a L’evoluzione creatrice, proposero una nuova visione del tempo – non misurabile in modo meccanico, ma vissuto interiormente come durata. Per Bergson, la realtà profonda non è statica ma fluida, creativa, in continua trasformazione. La sua filosofia dell’intuizione e del élan vital influenzò la letteratura, la psicologia, le arti. Scrisse in uno stile nitido, suggestivo, che rifiutava l’astrazione a favore dell’esperienza vissuta. Con il suo Nobel, la scrittura filosofica venne riconosciuta come forma d’arte letteraria.