Come d'abitudine, il centro studi della CGIA di Mestre, nei fine settimana, pubblica dei report interessanti basati su elaborazioni di dati ufficiali. Questo fine settimana, ci fornisce un quadro della distribuzione della pressione fiscale in Italia. Riassunto in breve, ciò che ne viene fuori illustra una forte discrepanza tra centro-nord e sud, sulla base di valori oggettivamente indisutibili.

Le tasse pagate in media da ogni cittadino del nord sono pari a 10.229 euro. La media pro capite al centro è di 9.485 euro, mentre al sud scende drasticamente a 5.841 euro. Lavoro nero, evasione, elusione, probabilmente saranno i primi giudizi di carattere ideologico che qualcuno farà alla lettura di questi dati. In minima parte potrà anche essere questo il motivo, ma se si vuole analizzare la situazione in modo oggettivo bisogna verificare i seguenti dati.

Infatti, come ricorda CGIA, a fronte di 24,3 milioni di occupati nel Paese, il 51% lavora nel settentrione e solo il 27,3% nel meridione, con un PIL che per il 55,2% è prodotto al Nord, mentre solo il 22,8% al Sud. Questi risultati sono in parte spiegabili con una minore densità abitativa del sud rispetto al nord, ma soprattutto a causa di una arretratezza economica e infrastrutturale che, alle soglie del 2020, definire imbarazzante è dir poco.

Paradossalmente, la crisi del mezzogiorno potrebbe costituire un volano per l'economia nazionale, come lo è stato la rinascita della Germania Est dopo la caduta del muro e la riunificazione del paese. Purtroppo, però, mafie e politica (limitata da incapacità, mancanza di programmazione e corruzione) non hanno finora consentito nulla di tutto questo.

Nella classifica per regioni, prima risulta la Lombardia con 11.284 euro. Segue il Lazio con 10.426 euro, mentre il terzo posto va al Trentino Alto Adige con 10.320 euro. L'Emila-Romagna è quarta, per poco, con 10.310 euro pro capite. In fondo alla classifica ci sono la Campania con 5.854 euro, la Sicilia con 5.556 euro e la Calabria con 5.183 euro pro capite. Il dato della media nazionale è di 8.572 euro per abitante.

Infine, altro dato interessante è come tali entrate vengono distribuite tra "centro e periferia": su 8.572 euro pro capite, 6.989 euro vanno nelle casse dello Stato, per l’81,5% del totale, 903 euro vanno alle Regioni, pari al 10,5%, mentre 680 euro, il 7,9%, vanno agli Enti locali: Comuni, Province e Comunità montane.