Come era immaginabile, l'arresto del sindaco del Comune di Riace, mentre da parte del Governo è stata salutato come prova che accoglienza è sinonimo di malaffare, chi invece la pensa diversamente parla di "giustizia ad orologeria" e di accuse strumentali.

Questa la dichiarazione dell'Unione Sindacale di Base che per il 6 ottobre ha promosso una manifestazione di solidarietà a Riace.

"L'arresto di Mimmo Lucano, sindaco del Comune di Riace, effettuato da parte della Guardia di Finanza su mandato della Procura della Repubblica di Locri, non fermerà un modello di accoglienza basato sul rispetto della dignità delle persone.
L'Unione Sindacale di Base esprime la massima solidarietà a un uomo che da anni lotta per la giustizia sociale e contro qualsiasi deriva razzista e discriminatoria.

Le inchieste giudiziarie a orologeria non possono sminuire l'importanza e l'efficacia del “modello Riace”, costruito da Mimmo Lucano nella massima trasparenza e senza alcun tornaconto personale.

USB è al fianco di sindaco Mimmo Lucano e della sua famiglia, perché la macchina salviniana è riuscita a colpire anche la compagna di Lucano con il divieto di dimora.

USB sarà a Riace il 6 ottobre per manifestare solidarietà e chiedere che giustizia sia fatta, contro accuse palesemente strumentali."


Ed il segretario confederale della Cgil, Giuseppe Massafra, sposa la stessa linea con queste parole postate su Facebook:

«Riace: arrestato Mimmo Lucano per favoreggiamento all'immigrazione clandestina. Arrestato perché accoglie chi ha bisogno? Arrestato perché salva il suo piccolo paese dall'abbandono?

Le inchieste della magistratura si rispettano sempre, ma questa ordinanza nei fatti blocca l'esperienza più significativa che dimostra come integrazione e accoglienza siano la chiave di volta per risollevare l'intero Paese.

Restiamo in attesa di conoscere i dettagli del provvedimento, ma esprimiamo solidarietà al sindaco Mimmo Lucano e valuteremo le iniziative di mobilitazione per confermare tutta la nostra vicinanza alla comunità di Riace.»


E non meno importante è la dichiarazione di Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil:

«Continua l'accanimento contro Mimmo Lucano, Sindaco di Riace. Il suo modello di accoglienza verso i migranti è da tempo sotto attacco, e oggi arriva l'arresto per la paradossale accusa di favoreggiamento all'immigrazione clandestina.

La Fiom ha sempre sostenuto le politiche di concreta integrazione portate avanti con coraggio da Mimmo Lucano e staremo al suo fianco anche in questo momento.

È ancora più necessaria una mobilitazione nazionale contro il razzismo e per i diritti dei migranti, per l'accoglienza e per il lavoro di tutte e tutti.»

Infine, per ultimo ma non meno importante come ormai si usa dire anche in Italia, ecco il commento di Roberto Saviano, che ha scritto come Mimmo Lucano sia un «nemico da abbattere» per il «Ministro della Mala Vita, Matteo Salvini.»

«Mimmo Lucano - ha scritto su Facebook Roberto Saviano - lotta contro una legge iniqua, e lotta da solo. Una legge che vede dalla stessa parte - e silenziosamente coesi - tutti: quelli che io oggi considero i nemici politici della democrazia, ma anche i governi che hanno preceduto questo: tutti a vario titolo responsabili diretti di questi infausti tempi.

Vi sembra possibile che il problema della Calabria, terra di narcotraffico e corruzione criminale, sia l'immigrazione? Mimmo Lucano è stato arrestato anche per "fraudolento affidamento diretto della raccolta rifiuti" eppure mai si legge negli atti della Procura di Locri che abbia agito per guadagno personale, anzi, si sottolinea il contrario. Mi domando di quanti amministratori si possa dire lo stesso. [...]

Questo governo, attraverso questa inchiesta giudiziaria, da cui Mimmo saprà difendersi in ogni sua parte, compie il primo atto verso la trasformazione definitiva dell'Italia da democrazia a Stato autoritario. Con il placet di tutte le forze politiche.»