Mercoledì si è riunito il Consiglio nazionale del Movimento 5 Stelle, convocato 24 ore prima dal presidente Conte per decidere la linea da tenere al Senato sul voto di fiducia per a trasformazione in legge del dl Aiuti.

Al termine della riunione, durata ben cinque ore, non vi è finora stata alcuna indicazione su che cosa faranno domani i senatori pentastellati. Le possibilità sono due, a parte quella del voto contrario: votare a favore oppure uscire dall'aula senza esprimere un voto.

La seconda sembrerebbe al momento la scelta dei 5 Stelle, che così - almeno tecnicamente - non farebbero cadere il Governo, limitandosi comunque a mandare un segnale a Draghi. Da vedere però come Draghi potrà interpretare tale segnale. Il premier potrebbe persino decidere di rimettere il mandato, perché riterrebbe di avere in tal modo le mani legate sui prossimi provvedimenti esponendosi ai diktat di altre forze politiche. 

I partiti della maggioranza, dal canto loro, fanno sapere che se i 5 Stelle si sfilano si andrebbe al voto... almeno a parole... nei fatti si vedrà. Non ci sarebbe da stupirsi, infatti, se anche in questo caso riuscissero nuovamente ad appattarsi per portare a termine, comunque, la legislatura, anche in considerazione che nella prossima ci saranno 300 posti in meno in Parlamento e farsi rieleggere non sarà facile!

Nuovo incontro, stavolta solo telefonico, tra Draghi e Conte per sbloccare la situazione?  Alcune voci lo danno per certo... vedremo.

Intanto gli altri partiti accusano i 5 Stelle di irresponsabilità ed altro, dicendo di venir meno nel supportare gli interessi degli italiani. Però, non si capisce perché, allora, sia stato inserito nel dl Aiuti il finanziamento di un inceneritore da realizzare nella capitale. Questo dovrebbe aiutare gli italiani?

Aggiornamento

"Con le medesime lineari, coerenti motivazioni" di quanto fatto alla Camera, domani al Senato "non parteciperemo al voto", ha annunciato il leader del M5s Giuseppe Conte all'assemblea dei parlamentari del Movimento 5 stelle. 

"Draghi - ha proseguito Conte - ha annunciato un corposo decreto a fine luglio, questo è uno snodo politico importante, ammette indirettamente quello che il M5s diceva da tempo, che gli aiuti stanziati non sono sufficienti. Sono una soluzione tampone.Da oggi famiglie e imprese potranno sperare in un corposo aiuto a fine mese, e questo lo si deve al Movimento 5 stelle".  

"Invito tutte le forze politiche - ha replicato Conte a chi ha definito irresponsabili i 5 stelle - a maneggiare con cura il concetto di responsabilità. Chi si straccia le vesti e lancia strali, attribuendo giudizi di responsabilità a destra e a manca deve guardare nel suo cortile e deve interrogarsi se sono stati loro responsabili di questa situazione".

La decisione arriva dopo lunghe ore di confronto in Consiglio nazionale nella sede di Campo Marzio, interrotto per una telefonata con il premier Draghi e ripreso successivamente intorno alle 19:30.