Il dubbio era se Valentino Rossi ce la facesse oppure no. Ieri, come era già stato anticipato da molti, dopo il controllo medico "il dottore" era stato giudicato abile e arruolato per correre il Gran Premio d'Italia sulla pista del Mugello.

Il problema era sapere se ce l'avrebbe fatta oppure no. La risposta sembra affermativa, dopo la prima sessione di prove libere di venerdì. Alla fine della sessione, il 46 giallo del team Movistar Yamaha è sembrato in ripresa, in confidenza con la moto e con la pista. Il tempo fatto registrare è di circa un secondo dal primo. Non eccezionale, ma si potrà migliorare nel pomeriggio e poi avrà ancora circa 24 ore per riassorbire ammaccature e dolori, prima delle qualifiche.

Per quanto riguarda i risultati della prima sessione di prove, è di Andrea Dovizioso il miglior tempo con 1:47.394. La sua Ducati ha preceduto di 0,2 secondi quella del collaudatore Michele Pirro, che sarà della partita grazie alla wild card ottenuta per questo Gran Premio.

Marc Marquez ha finito distaccato di mezzo secondo, mentre Pedrosa è rimasto indietro di quasi un secondo.

La Yamaha di Vinales è risultata terza, con a ruota quella non ufficiale di Zarco. Lorenzo ha chiuso la sua sessione a 350 millesimi dal compagno di squadra Ducati.


Nella seconda sessione di prove della giornata il miglior tempo vuene fatto registrare dall'inglese Cal Crutchlow che con la sua Honda fa segnare 1:47.365, leggermente più veloce del tempo ottenuto da Dovizioso in mattinata.

Nella seconda sessione, il gap tra i tempi dei piloti al vertice si è ridotto abbondantemente sotto al secondo, con Rossi che ha girato più forte, ma senza riuscire a scendere sotto l'1:48.

La seconda sessione di prove è stata caratterizzata dalla duplice caduta di Aleix Espargaro e Sam Lowes (Aprilia Gresini) e da quella di Maverick Viñales alla curva nove, quella dell’Arrabbiata 2. Entrambe le cadute non avuto conseguenze per i piloti.