«Nelle mie funzioni di legale, ho messo in contatto lo staff del calciatore Luis Suarez con l'Università per Stranieri di Perugia. Tale contatto faceva seguito alla verifica dei requisiti necessari per l'ottenimento della cittadinanza italiana e alla constatazione che il calciatore non fosse in possesso del certificato B1, richiesto dalle normative in vigore.Quest'attività di contatto è riscontrata dalle mail intercorse tra l'entourage del calciatore e l'ente universitario, nelle quali, per pura cortesia, la sottoscritta è in cc (copia conoscenza), ma non destinataria. In altre comunicazioni, dello stesso tenore, ho interloquito con il Servizio Relazioni Internazionali Erasmus e Mobilità della stessa università per avere e trasmettere le indicazioni burocratiche circa l'erogazione del corso on line e l'eventuale successiva iscrizione all'esame in oggetto.Preciso inoltre che le mie parole, captate con intercettazioni telefoniche, sono state oggi, evidentemente per necessità di sintesi, riportate fuori contesto e in maniera incompleta. Proprio nel corso di quelle conversazioni telefoniche, infatti, ho espresso chiaramente la richiesta che la procedura di esame avvenisse, come previsto, “in presenza” e senza alcun tipo di trattamento di riguardo rispetto a qualsiasi altro candidato. Presumo che un'analisi attenta di tali conversazioni potrà dimostrarlo senza ombra di dubbio.Quanto al riferimento ad "altri calciatori": è del tutto evidente che, trattandosi della prima volta che seguivo una vicenda collegata alla certificazione di conoscenza della lingua italiana, le mie parole siano da interpretare come un bagaglio di conoscenza procedurale da utilizzare per casi futuri, solamente laddove ce ne fosse la necessità. Nessun accordo dunque. Nessuna trattativa. Semplicemente una presa d'atto. Come noto alle cronache, peraltro, il calciatore non è stato tesserato in Italia e la società che, in quella fase, si era interessata a lui, aveva poi esplicitamente cambiato obiettivi di mercato. Rimango a disposizione delle Autorità competenti, laddove lo ritenessero, per fare ulteriore chiarezza sul mio operato professionale».


Questa la lettera che l'avvocata Maria Turco, dello studio legale torinese Chiappero, ha diffuso alle agenzie quest'oggi dopo che il suo nome è venuto a galla in merito alle intercettazioni uscite sulla stampa relative al caso Suarez e all'esame concordato, sostenuto all'Università per Stranieri di Perugia che, va ricordato, ha però negato qualsiasi irregolarità. 

Per quanto riguarda l'avvocata Turco, Federico Ruffo - giornalista che collabora con la Rai - ha ricordato con un post su Twitter che è la stessa che aveva tentato di farsi consegnare in ospedale il telefonino trovato nell'auto di Raffaello Bucci (da poco deceduto), ex ultrà e poi dipendente della Juventus, morto suicida il 7 luglio 2016 a poche ore di distanza dal colloquio avuto con gli inquirenti in merito all'inchiesta Alto Piemonte sull'infiltrazione della 'ndrangheta nella Curva Sud della Juventus. 


Oltre a possibili coinvolgimenti nella vicenda giudiziaria, per la Juventus potrebbero esserci anche conseguenze sul piano sportivo. È di oggi la notizia che la Procura della Federcalcio ha deciso di richiedere gli atti della vicenda Suarez alla Procura di Perugia per valutare se si possano configurare eventuali violazioni del Codice di giustizia sportiva in materia di tesseramenti. 

A tale proposito, l'articolo 32 del Codice di giustizia sportiva, ricorda che i tesserati che "tentino di compiere ovvero consentano che altri compiano atti volti ad ottenere attestazioni o documenti di cittadinanza falsi o comunque alterati al fine di eludere le norme in materia di ingresso in Italia e di tesseramento di calciatori extracomunitari, ne sono responsabili applicandosi le sanzioni di cui ai successivi commi 8 e 9".

Per quello che adesso sappiamo, la Juventus non è "direttamente" coinvolta nell'affaire Suarez e il codice sportivo parla di "tesserati"... ma l'inchiesta è in corso e possibili sviluppi che colleghino la società bianconera all'esame farsa potrebbero sempre emergere. In quel caso, il coinvolgimento della Juventus sul piano sportivo diventerebbe indiscutibile con sanzioni che potrebbero anche avere conseguenze sulla squadra.