In Italia, anche il più piccolo borgo ha una sua storia, in alcuni casi sconosciuta, spesso le vicende dei piccoli paesi si basano su racconti tramandati oralmente dagli anziani, ma anche da fonti storiche, che possono essere documenti ufficiali o diari privati, spesso il confine tra realtà e leggenda si fa sottile con il passare delle generazioni.


Questo è il caso della leggenda delle Fontanine di Camerano

Fino al secolo scorso la Fontanina era uno dei centri della vita cittadina, perché era un luogo di ritrovo molto frequentato dalle donne che andavano a lavare capi ed indumenti e nell’attesa si raccontavano le vicende legate alla vita del paese.

Alle fontanine, pertanto, si potevano ascoltare tutte le notizie sui paesani, ma non solo, in questi posti si tramandavano i racconti orali che sono poi arrivati fino a noi, questo vale per tutta Italia e anche per Camerano vicino ad Ancona.

Ma queste fontanine hanno qualcosa di particolare che le rende uniche.

Ma la sera, soprattutto nel periodo che va da ottobre a gennaio, c’era un certo timore a frequentare le Fontanine di Camerano, si narra che, al tramontare del sole, sia stata avvistata nei dintorni della fontanina una figura femminile, non si sa bene se benefica o malefica.

Esiste un’antica leggenda che narra che vicino alla sorgente si aggirerebbe “La Giana”, il fantasma di una ragazza uccisa proprio nei pressi della fonte dal marito per motivi di gelosia e adesso il suo spirito protegge la fontanina.

Nel corso dei secoli alcune persone hanno sostenuto di aver visto al calar del sole lo spettro di questa donna fluttuare sulla sorgente, altri avrebbero udito urla misteriose emergere dall’oscurità delle grotte.

Le leggende non riescono definitivamente a spiegare la natura della presenza, non si sa se sia buona o cattiva, di certo protegge la Fontanina di Camerano e qualcuno fa notare che esiste un’assonanza tra “La Giana” ed il termine sardo “La Janas”, una fata presente nelle tradizioni dell’isola.

Le Janas sono un piccolo popolo, sono minute, alte poco più di un palmo, vestono di rosso vivo, si dice siano molto belle e qualcuno le chiama fate, altri streghe, ma sono entrambe le cose, in alcune leggende sono buone, in altre cattive e dispettose.