L'Inter doveva ritornare a vincere per spegnere le polemiche e mantenere accese le speranze per un posto in Champions, che rappresenta per i nerazzurri più un traguardo di sopravvivenza che un traguardo di prestigio.

La campagna acquisti dell'Inter, tra cessioni miracolose e pagherò, è stata una scommessa al buio  con l'unico scopo di ottenere i circa 50 milioni garantiti già dall'accesso alla prima fase della ricchissima competizione europea, indispensabili a raddrizzare il disastroso bilancio del club, comunque alla ricerca di nuovi soci.

La prima parte di stagione è stata perfetta. Risultati e classifica sembravano confermare che l'azzardo di Tohir e Mancini fosse stato vincente... nonostante il gioco, anzi, la mancanza di gioco della squadra.
Però, il girone di ritorno ha mostrato il conto all'Inter, facendole presente che non sempre è possibile vincere le partite anche senza gioco, sfruttando calci piazzati, occasioni fortuite, errori deglli avversari.

La lezione, però, non sembra esser stata capita da Mancini e dalla sua squadra, così anche contro la Sampdoria, l'Inter ha messo la palla dentro per 3 volte, ma gioco e partita sono state della squadra genovese che ha fatto più tiri in porta, ha avuto un maggiore possesso di palla ed una presenza costante e ben distribuita dei propri giocatori su tutto il terreno di gioco.

In sostanza, la Sampdoria meritava di vincere, ma i 3 punti li ha portati a casa l'Inter, che si è di nuovo avvicinata al perzo posto ad 1 punto dalla Fiorentina.

La prima rete dell'Inter arriva al 23', da un'azione di calcio d'angolo, con Murillo che allunga la traiettoria della palla favorendo l'intervento di D'Ambrosio che, libero sul secondo palo, mette dentro senza alcuna difficoltà.

Il raddoppio, al 57' della ripresa, è un'azione fotocopia con l'unica differenza degli interpreti. Sempre da angolo, l'assist di testa questa volta è di Felipe Melo, mentre la rete la segna Miranda, nonostante il portiere della Samp Viviano riesca a respingere la palla che la Goal Line Technology mostra essere già abbondantemente al di là della linea.

Il 3 a 0 arriva su un'azione di contropiede di Icardi, innescata da una leggerezza di Muriel, che con la palla al piede ha corso per quasi 40 metri infilando Viviano con un bel diagonale a fil di palo.

Inutile la bella rete di Quagliarella che ha regalato il gol della bandiera alla Sampdoria nei minuti di recupero.

Allo Stadio, ad assistere alla partita erano presenti Ronaldo e Mourinho a cui i tifosi hanno dedicato cori e striscioni di saluto. Un messaggio per Mancini? Forse i tifosi dell'Inter lo sperano. Infine, con una squadra più accorta e più concentrata in difesa, l'Inter potrà ancora pensare di poter vincere senza avere un'idea di gioco?