"Stima e gratitudine per il servizio del Papa". Così è intitolata la nota che nella tarda serata di ieri è stata diffusa dalla Presidenza della Conferenza episcopale italiana in appoggio all'impegno con il quale papa Francesco sta sostenendo il cammino di riforma. Riforma che, sempre nelle parole della CEI, è rivolta a rendere la Chiesa sempre più conforme al Vangelo e ai segni del nostro tempo.

Dopo alcune ore di riflessione la CEI ha pensato di dover rispondere ai manifesti affissi qualche giorno fa in alcune strade di Roma. Manifesti in cui un Bergoglio accigliato e incupito veniva accusato di mancanza di misericordia per non aver soddisfatto i desiderata di alcuni cardinali e di alcuni ordini religiosi.

I manifesti erano rigorosamente anonimi, quindi di difficile attribuzione. L'interpretazione, pertanto, poteva oscillare dalla goliardata alla contestazione al Papa ed al suo operato da parte di alcuni esponenti del mantenimento della tradizione ad ogni costo. Dopo un'attenta riflessione si è scelta la seconda chiave interpretativa con la decisione di diffondere una nota il cui testo integrale è riportato di seguito.

A fronte di chi nello scorso fine settimana ha affisso in varie zone di Roma manifesti anonimi di contestazione a Papa Francesco e al suo operato, la risposta migliore sarebbe probabilmente il silenzio.

Nel contempo, è difficile anche non reagire alla denigrazione del Successore di Pietro, colpito in maniera volgare nella forma come nei contenuti. Per questo, come Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, non soltanto rinnoviamo al Santo Padre la comunione e l’affetto delle nostre Chiese, ma affermiamo con forza la stima e la gratitudine per il servizio che sta assicurando alla Chiesa universale.

In particolare, appoggiamo l’impegno con il quale ne sta sostenendo il cammino di riforma per renderla – secondo le sue stesse parole – sempre più conforme al Vangelo e ai segni del nostro tempo.

Con questa comunanza di spirito, gli assicuriamo la preghiera e la vicinanza di tutte le nostre Comunità ecclesiali.