La Betulla è una pianta a rapida crescita, le cui foglie e la cui linfa hanno un’importante azione diuretica, capace di ridurre (e anche eliminare) gli edemi, di abbassare le concentrazioni di acidi urici nel sangue (che così non si accumulano a livello delle articolazioni) e di aumentare il volume delle secrezioni urinarie (senza infiammare i reni).

Sono tre i grandi gruppi in cui si suddividono le Betulaceae: asiatiche, americane ed europee.

In Italia sono presenti le Betulla alba (detta anche “verrucosa” o “pendula”), la Betulla pubescens e la Betulla aetnensis (specie tipica dell’Etna). “Alba” per il colore chiaro della corteccia, “verrucosa” per i suoi giovani rami rugosi, “pendula” perché i suoi giovani rami sono sottili e pendenti, “pubescens” per la presenza di una peluria protettiva nella lamina inferiore delle foglie.

La Betulla era nota e usata anche nel Medioevo: la sua linfa veniva utilizzata per sciogliere i calcoli renali. Veniva usata anche dagli sciamani siberiani, oltre che come diuretico, anche come antireumatico, antipiretico, per curare malattie della pelle, come eupeptico (cioè che aumenta la produzione di succhi gastrici).

Della Betulla si usa praticamente tutto, a parte le radici:

- Foglie: sono diuretiche, antiartritiche, antiflogistiche, antibatteriche
- Gemme: sono coleretiche (cioè promuovono la produzione di bile)
- Corteccia: è antiflogistica, antipiretica e diuretica
- Legno: per distillazione secca da esso si ottiene un catrame utilizzato per la cura di malattie cutanee; ha inoltre proprietà assorbenti a livello intestinale (contro il meteorismo)
- Olio essenziale: antireumatico (ottenuto dal catrame si usava come unguento per fare massaggi)
- Linfa: si ricava praticando incisioni e fori sul tronco dell’albero e introducendovi tubicini, da cui sgorga la linfa, che ha proprietà analgesica, antiflogistica, diuretica

All’azione diuretica e depurativa della Betulla viene sempre associata anche quella anticellulite, visto che favorisce l’eliminazione degli acidi urici e del colesterolo con conseguente scomparsa dei noduli fibro-connettivali.

Tra gli usi tradizionali della Betulla, come diuretico e antinfiammatorio, si affiancano le sperimentazioni recenti sulla sua azione antiallergica. Sembra un paradosso visti i numerosi casi di allergia ai suoi pollini, ma nei test effettuati è risultato proprio un suo effetto antiallergico: i sintomi dell’asma allergica risultavano minori e le manifestazioni di rino-congiuntivite stagionale erano di lieve entità. I risultati degli studi effettuati fanno ben sperare in un prossimo impiego della Betulla nelle affezioni di natura allergica, visto che i disagi respiratori e non solo correlati alla presenza dei pollini nell’atmosfera sono in continuo aumento e risultano anche essere sempre più aggressivi.

La Betulla si usa in forma di droga essiccata (foglie) per fare infusi, nonché in estratto secco come integratore alimentare naturale (capsule o compresse) o fluido (con o senza alcool) e si trova in erboristeria.

E’ importante sottolineare che l’azione diuretica della Betulla è di tipo acquaretico, cioè facilita l’espulsione di acqua, ma non di sali.

In letteratura non sono noti effetti indesiderati in seguito al suo utilizzo né controindicazioni né interazioni con altre piante o farmaci, a parte l’allergia all’acido acetilsalicilico presente nell’aspirina e presente anche tra i principi attivi della Betulla.

 

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