Ieri, il nuovo amministratore delegato di MPS Morelli ha diffuso i conti dei primi nove mesi dell'anno, insieme ad un nuovo piano industriale che possa "sedurre" possibili investitori per l'aumento di capitale di 5 miliardi che la banca senese si appresta a varare nei prossimi mesi.

Per quanto riguarda i conti, a differenza dello scorso anno, l'andamento dei primi 9 mesi risulta in pesante perdita per quasi 900 milioni di euro, a causa di una rivalutazione sui crediti che ha porato ad una minus valenza di 750 milioni di euro.

Ma la notizia è stata impacchettata all'interno delle prospettive di guadagno che deriveranno dal nuovo piano che ha una prospettiva triennale, 2017-2019, e che dovrebbe portare utili fino ad 1.1 miliardi di euro, grazie anche ad un diverso utilizzo delle risorse, riducendo filiali e personale ed esternalizzando alcuni servizi.

Entro novembre, il cda di Mps si riunirà per ratificare l'aumento di capitale da 5 miliardi e le modalità con cui sarà effettuato, che prevedono la conversione in azioni da destinare ai titolari di bond subordinati, la possibilità di acquisto da parte di investitori istituzionali e la possibilità di acquisto da parte di chi già possieda azioni del Monte dei Paschi.

In questi giorni, il titolo MPS era decollato a Piazza Affari, inanellando rialzi a due cifre. A metà delle contrattazioni, oggi il titolo dell'istituto di credito senese è stato più volte sospeso... ma per eccesso di ribasso, arrivando a toccare, anche se in linea teorica, gli 0,2663 euro per azione. Poi è di nuovo risalito superando gli 0,30 euro.

Molto probabilmente l'andamento altalenante del titolo è dovuto a prese di profitto per incassare le plusvalenze generate dai rialzi degli scorsi giorni, più che da una valutazione negativa sul piano industriale e sul futuro della banca.