L'On. Laura Castelli ha incontrato oggi il Presidente dell'Istat, Giorgio Alleva, presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, per fare il punto sul processo di innovazione portato avanti dall'istituto e sulla sinergia necessaria da mettere in atto con la politica per il raggiungimento degli obiettivi del contratto di Governo.

Questo il testo del comunicato pubblicato dall'Ufficio Stampa del ministero dell'Economia dopo l'incontro della viceministra con il presidente dell'Istat.

Poche righe che hanno fatto sobbalzare i più sulle intenzioni del governo che, in base a quanto indicato nel testo, darebbe l'impressione di aver pensato di interferire con l'autonomia dell’Istat, tra l'altro sancita dalla giurisprudenza e dalla ricerca scientifica stessa, per modellarla alle esigenze degli obbiettivi del nuovo governo.

E tante sono state le perplessità, e non solo da parte delle opposizioni, nei confronti delle parole della viceministra che la Castelli si è vista costretta a precisare la precedente dichiarazione con un post su twitter in cui ha affermato che «sinergia significa un rapporto trasparente e di collaborazione, volto a interpretare nel modo migliore i contributi che l’istituto fornisce con dati e approfondimenti. Così è possibile affinare le politiche economiche.»

Se questo significa chiarire... i dubbi della volontà di rendere subalterno l'Istat alle volontà del governo Lega - 5 Stelle rimangono. 

Per questo, anche le parti sociali sono scese sul piede di guerra, chiedendo che i ministri dell'Economia e della Pubblica Amministrazione, da cui l'Istat dipende, si esprimano su quanto accaduto e che lo facciano con parole che possano diradare qualsiasi dubbio in merito al fatto che l'ente presieduto da Giorgio Alleva, che però a breve dovrà essere riconfermato o sostituito, non diventi uno strumento di propaganda per il "governo del cambiamento".

«Chiediamo ai vertici dell’Istat, alla ministra della pubblica amministrazione Giulia Bongiorno e al Mef, di chiarire in maniera inequivocabile – ha dichiarato la Cgil – l'episodio in questione e di ribadire i principi sanciti dalla normativa nazionale ed europea sulla statistica pubblica.

Principi di autonomia e di terzietà a cui devono attenersi gli esponenti del governo del Paese, anche per quanto riguarda l’imminente procedura di nomina o di riconferma del futuro presidente, adottando un iter trasparente, basato su competenze e capacità, non certo sulle "sinergie" con questo o con quel governo.

Visto il grave episodio invitiamo il Parlamento a svolgere il suo ruolo di garante dell’autonomia dell’Istat.»

Come dobbiamo catalogare quanto accaduto? Un problema di inadeguatezza comunicativa oppure un segnale di regime?