Scrittore, giornalista e accademico francese, Anatole France fu una delle voci più lucide e ironiche della Terza Repubblica. La sua opera è un inno alla tolleranza, allo scetticismo e alla giustizia.
Anatole France ricevette il Premio Nobel per la Letteratura nel 1921 “in riconoscimento del suo brillante talento letterario, caratterizzato da nobile stile, profonda umanità, grazia e temperamento gallico”. Nato a Parigi nel 1844, France fu autore di romanzi, saggi e articoli che segnarono la vita culturale della Francia tra Ottocento e Novecento. Con il suo stile elegante e ironico, affrontò i grandi temi dell’epoca: l’ingiustizia sociale, il dogmatismo religioso, l’ipocrisia politica. Tra le sue opere principali: Il giglio rosso, La rivolta degli angeli, Gioconda e L’isola dei pinguini, in cui la satira si unisce all’umanesimo. Intellettuale impegnato, sostenne il capitano Dreyfus durante il famoso caso giudiziario. France fu una coscienza laica e razionale, fedele alla tradizione illuminista e alla libertà dell’intelligenza.