La stima Istat per ottobre 2019 relativa al commercio estero extra Ue è molto positiva, con un marcato aumento congiunturale, rispetto a settembre, del +6,1% per le esportazioni ed una contrazione del -3,9% per le importazioni.
Finalmente un ottimo risultato? Non è proprio così. Infatti, il dato, sempre in base a ciò che riporta il nostro istituto di rilevazioni e analisi, è influenzato in gran parte da "movimentazioni occasionali di elevato impatto (cantieristica navale) verso gli Stati Uniti". Le vendite di beni strumentali sono state del +21,4%, mentre tutti gli altri raggruppamenti principali di industrie sono in diminuzione.
Se non fosse stato per quelle, la crescita sarebbe risultata molto più contenuta su base annua (+1,7%) e negativa su base mensile (-1,1%).
Il saldo commerciale di ottobre 2019 è stimato pari a +5.969 milioni, in forte aumento rispetto a +2.837 milioni di ottobre 2018. Da inizio anno aumenta l'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici (da +54.581 milioni di gennaio-ottobre 2018 a +59.702 milioni di gennaio-ottobre 2019).
Per quanto riguarda la destinazione delle vendite, ad ottobre 2019 quelle verso Paesi ASEAN sono aumentate del +25,1%, verso gli Stati Uniti del +24,5% e verso la Russia del +21,5%. In diminuzione l'export verso i paesi OPEC (-16,8%).
Dal lato acquisti, l'Italia ha diminuito le importazioni dai Paesi OPEC (-38,2%) e MERCOSUR (-26,5%), mente sono in aumento quelle da Stati Uniti (+15,9%) e Russia (+12,1%).