Il 20 ottobre si celebra la Giornata mondiale dell'osteoporosi.

In Italia l’osteoporosi colpisce circa 5 milioni di persone, soprattutto in fase d’età avanzata, e 200 milioni in tutto il mondo. Poiché la malattia può essere fortemente invalidante, ecco perché serve più prevenzione.

L’osteoporosi è un processo degenerativo dei tessuti ossei che, all'inizio, è asintomatico a tutti gli effetti. La sua scoperta, spesso avviene in seguito ad una frattura, causata proprio dalla minore densità di alcune ossa più sollecitate nello svolgimento delle normali attività quotidiane. In quest’ottica diventa pertanto importante riuscire a diagnosticare per tempo la malattia.

Fin da giovani si possono comunque adottare pratiche salutari e benefiche per prevenire il suo insorgere, senza dimenticare che l’attività fisica è comunque fondamentale anche per ridurre il fenomeno dell’obesità e del sovrappeso che non sono certo d'aiuto nel caso diminuisca la densità delle ossa, con femore e vertebre lombari, tra quelle più a rischio.

A parte la prevenzione - che richiede di evitare il fumo e le bevande alcoliche oltre al consumo di alimenti come latte, latticini, salmone, sardine, uova e vitamina D - per quanto riguarda la cura, l’unico farmaco attualmente in commercio in grado di stimolare la formazione di nuovo tessuto osseo, è la teriparatide, ma la sua reale efficacia dipende però da molti fattori.