Pubblicata da Matteo Renzi la enews 432, subito il testo è stato rilanciato dall'organo del partito, l'Unità, che ha sottolineato soprattutto un argomento, tra quelli riportati: il taglio delle tasse!

«Giovedì 16 milioni di italiani non pagheranno la Tasi sulla prima casa. Come pure non pagheranno Imu e Irap agricola, vedranno finalmente lo sconto sull’Irap derivante dalla cancellazione della componente costo del lavoro, non pagheranno l’Imu imbullonati. Una riduzione di tasse che non ha precedenti per qualità e intensità nella storia degli ultimi vent’anni. Per questi motivi il Partito Democratico scende in piazza incontrando i cittadini, mostrando concretamente i risultati di queste scelte. Che non sono neanche le sole, intendiamoci: dai diritti civili alla pubblica amministrazione (date un occhio al consiglio dei ministri di domani, sarà interessante!), dalle riforme istituzionali fino agli investimenti su scuola, cultura e ricerca, la musica è cambiata rispetto agli anni in cui si rinviava sempre e comunque. E in cui sulla scuola e sulla cultura si tagliava.

Ho chiesto ai parlamentari del mio partito, agli amministratori territoriali e ai militanti che possono dedicare mezza giornata a questo impegno di scendere in piazza e di andare incontro alle persone. Con orgoglio, senza timidezza. Spiegando ciò che è stato fatto. Che è oggettivamente impressionante ma che spesso non valorizziamo bene neanche noi. Dunque il 16 giugno, come previsto da tempo, una grande giornata di mobilitazione del PD per raccontare cosa stiamo facendo in concreto. Perché criticare è facile, ma cambiare è bello. E noi siamo la dimostrazione che cambiare concretamente si può. Chi dice sempre di no, chi mette veti su tutto condanna il Paese alla palude».

Quindi, mentre Renzi va in Russia e non è chiaro se lui partecipi o meno, parlamentari, presidenti di regione e sindaci, consiglieri regionali e comunali scenderanno in piazza e andranno "incontro alle persone".
Siete avvertiti. Se qualcuno, giovedì prossimo, vedrà avvicinarsi gruppi di persone, non salti a conclusioni affrettate ed errate. Non scappi! Molto probabilmente sarà un membro del PD che vorrà informarvi che "la musica è cambiata" e vorrà convincervi, al di là di ogni ragionevole dubbio, che state vivendo nel migliore dei mondi possibili: quello della propaganda renziana.

Usando calma e gesso, dopo aver ascoltato con estrema pazienza una Quartapelle, una Picierno o addirittura un Lorenzo Guerini, potreste anche avere l'occasione per fare finalmente delle domande ad un membro del PD e chiedere dei chiarimenti, a seconda delle vostre necessità e della vostra curiosità, sul concetto di giustizia sociale che parte da 8000 euro invece che da 0 euro, sugli adeguamenti delle pensioni minime, sull'articolo 18, sulla riforma della legge elettorale replica peggiore di quella che dovrebbe sostituire, sulla riforma costituzionale... Che sia mai che abbiate la fortuna di ottenere una risposta invece di un selfie.

Ma niente illusioni. Il PD va in strada per rivendere il supposto taglio delle tasse appellandosi agli indecisi, ai riluttanti, insomma a tutti coloro che domenica prossima saranno chiamati al voto per decidere, al ballottaggio, chi sarà il nuovo sindaco. Al di là delle dichiarazioni dei giorni scorsi Renzi si è convinto, a meno che già non lo fosse, che perdere città come Roma e Milano, se non addirittura anche Torino e Bologna, potrebbe essere fatale per la coesione della sua maggioranza parlamentare e, di conseguenza, per il suo Governo.

Resosi conto che il recente attivismo di alcuni suoi fedelissimi come la ministra Boschi non solo non ha funzionato, generando inutili polemiche, ma che potrebbe addirittura essere stato controproducente, ecco che Matteo Renzi chiama a raccolta le truppe per difendere con le loro unghie e i loro denti la linea del Piave per le sue poltrone di presidente e segretario.

Come andrà a finire? Lo sapremo nelle prime ore di lunedì prossimo.