Il mercato dello "smart home" in Italia sta crescendo, tanto da valere, nell'ultimo rilevamento, 770 milioni di euro, portando l'Italia al primo posto in Europa per tasso di crescita.
I prodotti più richiesti sono le caldaie, i termostati e i condizionatori che, grazie al controllo remoto, possono ridurre del 23% i consumi di riscaldamento e del 20% quelli elettrici.
Grazie a questi dispositivi intelligenti è stato calcolato un risparmio energetico fino a 460 euro l'anno, secondo la ricerca sulla Smart Home dell'Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.
Lo studio spiega che l'aumento dei prezzi dell'energia ha spinto il 91% degli italiani a porre maggiore attenzione al risparmio energetico in casa. L'utilizzo dei dispositivi di smart home potrebbe contribuire a ridurre i consumi annuali, appunto, di ben il 23% per il riscaldamento e del 20% per la componente elettrica. Un risparmio che vale circa 330 euro l'anno per un bilocale di 70 mq, fino a 460 euro per un trilocale di 110 mq.
Il mercato italiano della casa "smart" è guidato dalle caldaie, dai termostati e dai condizionatori connessi per riscaldamento e climatizzazione (155 milioni di euro), seguito da soluzioni per la sicurezza (150 milioni di euro), elettrodomestici connessi (140 milioni) e da smart speaker (137 milioni), oltre a lampadine, casse audio, smart plug, dispositivi per gestire tende e tapparelle da remoto.
Tuttavia, nonostante la crescita, la ricerca mostra che tra i consumatori il collegamento tra "risparmio energetico" e "tecnologia smart" non è ancora ampiamente noto: gran parte degli italiani per risparmiare energia adotta comportamenti virtuosi (81%) o acquista dispositivi ed elettrodomestici che consumano meno (42%), mentre sono ancora pochi quelli che utilizzano gli oggetti smart per il monitoraggio dei consumi in tempo reale (17%), che gestiscono riscaldamento e raffreddamento (11%), ancora meno quelli che gestiscono sistemi di accumulo e autoproduzione da fonti rinnovabili (4%) o attivano servizi per ottimizzare i consumi (2%).