La prossima partita di Serie A che il Torino dovrà disputare, almeno a stare a quanto riportato sul sito web della società granata, è quella del 7 marzo, nella trasferta di Crotone. 

In pratica, il Torino non ha neanche preso in considerazione l'eventualità di disputare, questo pomeriggio, l'anticipo  per la 6.di ritorno di campionato che lo vedeva impegnato all'Olimpico, in trasferta contro la Lazio,.

La squadra di Cairo, con otto positivi Covid, non è neppure partita da Torino, forte del fatto di esser stata bloccata in isolamento dalla locale Asl fino alla mezzanotte di questa sera. 

Nonostante ciò, dopo un consiglio straordinario, la Lega Serie A ha ribadito l'intenzione di non rinviare la partita.

Così, la Lazio alle 18.30 si è regolarmente presentata in campo e dopo aver atteso 45 minuti, come da regolamento, verrà dichiarata vittoriosa a tavolino.

Così il presidente del Torino Urbano Cairo aveva commentato al suo giornale sportivo la decisione della Lega di non rinviare la partita: "Si commenta da sola. Io non credo che il calendario del campionato di Serie A si difenda ignorando le realtà oggettive, una realtà che dice che non ci possiamo muovere, né lasciare la città. È tutto talmente logico che uno più uno è uguale a due. Qui, invece, per arrivare a due bisogna fare chissà quanti passaggi. L'unica conseguenza logica era rinviare la partita. Ora aspettiamo la decisione del giudice sportivo. È evidente che faremo ricorso. Faremo tutti i ricorsi possibili".

È ovvio pensare, a questo punto, che si ripeta un caso analogo a quello di Juventus-Napoli.