E’ stato pubblicato un interessante studio sull’international journal of epidemiology, da parte dell’istituto superiore della sanità e del CRO di Aviano.

Da questo studio emerge che per sei tipi di cancro ( stomaco, colon,retto,utero,testicolo,tiroide e melanoma ) il 51% delle donne e il 39 % degli uomini in Europa guariscono in meno di 10 anni. Per guarigione non intendiamo un intervallo libero da patologia, ma una vera e propria assenza della malattia con aspettativa di vita uguale a coloro che non si sono mai ammalati.

Lo studio rientra nell’ambito del programma Eurocare, attivo da oltre 30 anni sotto la responsabilità dell’Istituto Superiore di Sanità e della Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ed è stato condotto grazie al supporto dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc), della Commissione Europea, di Cariplo e della Compagnia di San Paolo. Francesco de Lorenzo, Presidente di Favo e Past President dell’European Cancer Patients Organisation (Ecpc) commenta: "Ciò significa potersi riappropriare della propria vita e tornare a una condizione di normalità. Tuttavia una percentuale non indifferente di persone guarisce infatti con più o meno piccole disabilità e circa il 15% va incontro all’insorgenza di seconde neoplasie.  È pertanto urgente e necessario che i Governi nazionali riconoscano concretamente che a tutte queste persone va assicurata una particolare sorveglianza socio-sanitaria attraverso percorsi ben definiti di prevenzione terziaria e, soprattutto, di riabilitazione non soltanto fisica, ma anche psicologica, sessuale, nutrizionale, insieme alle indispensabili tutele previdenziali e lavoristiche.Per questi motivi la Commissione Europea ha formalmente riconosciuto tale esigenza sia attraverso la Mission on Cancer, sia attraverso l’European Cancer Plan in corso di approvazione".

Secondo Diego Serraino, direttore della struttura di Epidemiologia Oncologica dell’Irccs Cro di Aviano e coautore del lavoro "lo studio suggerisce l’opportunità di non considerare più “irreversibile” l’esperienza di malattia tumorale. Sapere quali sono i tempi di guarigione per sesso, età dei pazienti e, soprattutto, tipo di tumore, offre ai clinici l’opportunità di calibrare meglio i loro interventi sui pazienti e consente anche ai decisori politici di organizzare l’assistenza oncologica nella maniera più efficace ed efficiente".

Le probabilità di guarire sono superiori all’80% per i pazienti europei con tumori del testicolo (94%), della tiroide (87% per le donne e 70% per gli uomini) e melanomi cutanei (86% nelle donne e 76% negli uomini). Percentuali di guarigione superiori al 60% sono emerse anche per i pazienti con tumori dell’endometrio (76%), della mammella (66%), della cervice (64%) e della prostata (63%), oltre che per i pazienti con linfomi di Hodgkin (75% per le donne e 67% per gli uomini).

I pazienti con tumori dell’esofago, pancreas, fegato, polmone, sistema nervoso centrale (negli adulti), leucemie linfatiche croniche, mielomi hanno ancora probabilità di guarigione inferiori al 15%. Gli studi sono stati effettuati su oltre 7 milioni di pazienti raccolti in 17 Paesi Europei dal 1990 al 2007 e seguiti per almeno 18 anni.

Questi indicatori, calcolati per la prima volta in modo sistematico a livello europeo per tipo di tumore, per sesso e per gruppi di età, letti congiuntamente, restituiscono lo stato dell’arte sulla capacità dei sistemi sanitari e delle moderne tecnologie di affrontare e sconfiggere, in un’ottica di guarigione, le numerose forme di malattie neoplastiche.

Per i pazienti che non guariscono dal tumore, l’attesa di vita varia mediamente da oltre 10 anni per le leucemie linfatiche croniche, difficili da guarire ma con cui si convive a lungo, a meno di 6 mesi per i tumori del fegato del pancreas del polmone e del sistema nervoso centrale nelle persone oltre i 65 anni di età.

I pazienti di oltre 65 anni che non guariscono dopo tumori della mammella e della prostata vivono in media otre 5 anni dopo la diagnosi e l’aumento è stato di circa 1 anno nei 10 anni analizzati dallo studio.

Per quasi tutte le forme neoplastiche, all’aumentare dell’età, oltre a calare la probabilità di guarigione, diminuisce il tempo di sopravvivenza di chi non guarisce.  

Si ribadisce per ottenere questi risultati , la diagnosi precoce o tempestiva, controlli mirati e guidati in relazione a diversi fattori. Una guarigione completa significa riappropriasi completamente della propria vita senza, spesso, grosse limitazioni.