I rifiuti speciali, in genere sono prodotti da grandi aziende durante il processo di produzione; rappresentano le scorie della lavorazione dei materiali e devono essere smaltiti seguendo alcune norme, perché se dispersi nell’ambiente sono nocivi per l’ambiente e per la salute delle persone.

I rifiuti speciali non sono solo prodotti dalle aziende private ma possono essere generati da cosmetici, plastica non riciclata, pesticidi, prodotti farmaceutici non smaltiti.

L’inquinamento del mare e la contaminazione delle falde acquifere sono il risultato di una scorretta campagna di smaltimento rifiuti speciali.

Gli scarti industriali vanno smaltiti servendosi di aziende specializzate; la procedura è molto costosa ed è a carico dell’industria privata. Nessun incentivo è concesso dallo stato per lo smaltimento dei rifiuti speciali derivanti dai processi produttivi.  

Come avviene il trattamento dei rifiuti speciali 

Le aziende che trattano i rifiuti speciali seguendo la normativa in materia sono altamente qualificate, sono iscritte nella sezione dell’Albo nazionale gestori Ambientali e sono abilitate dal Ministero. Nel trattamento dei rifiuti speciali sono indispensabili diverse fasi: trasporto, gestione dei materiali, registrazione dei documenti in entrata e in uscita. Il principale scopo delle aziende che effettuano un servizio di trattamento rifiuti pericolosi è la salvaguardia dell’ambiente; la loro attività consiste nell’analisi di campioni per verificarne la composizione e assegnare loro un codice di pericolosità.  Tale codice identifica il rifiuto, lo cataloga e lo certifica. Tante sono le disposizioni in materia di rifiuti speciali; le aziende che producono e quelle che smaltiscono devono provvedere a registrare tutta la movimentazione relativa ai rifiuti speciali, presentare la dichiarazione ambientale, le certificazioni relative alle norme antincendio e di sicurezza. Negli ultimi anni si stanno verificando veri e propri disastri ambientali dovuti a incendi di aziende che producono rifiuti speciali. La legge ha emesso norme severe suddividendo in categorie i rifiuti speciali e indicando diversi tipi di trattamento : biologico, chimico-fisico e incenerimento, lasciando però i costi da sostenere solo alle industrie private.