Una sconfitta che brucia per i rossoneri, non solo perché è la terza di fila e la quarta in sei partite, ma soprattutto per il modo con cui è arrivata.

Una squadra che doveva lottare per l'Europa, addirittura per la Champions, ha giocatori che non sono al livello del Milan di qualche anno fa. Il problema, però, è che ai tifosi rossoneri è stato fatto credere che strapagando Piatek e Paqueta (quest'ultimo comunque ieri sera non ha giocato) questi potessero automaticamente e magicamente diventare dei Van Basten e dei Gullit. Purtroppo per il Milan, e per i suoi tifosi, non è così.

Lo sapeva bene Rino Gattuso che con i campioni, quelli veri, ci ha giocato e, per tale motivo, badava soprattutto alla concretezza e a fare risultato, tenendo ben piantati i piedi per terra.

Ancora non lo ha capito Giampaolo che, oltretutto, crede di poter continuare a "sperimentare" per trovare l'assetto migliore per il proprio "undici" come se allenasse una squadra da metà classifica, e non sembrano averlo capito i nuovi dirigenti rossoneri che gli hanno messo a disposizione una squadra di ottimi giovani, ma senza nessun campione.

E neppure i tifosi, finora, sembravano averlo capito, pensando che un calciatore potesse diventare campione solo indossando una maglia a strisce rosse e nere.

Ovviamente non è così. La riprova l'hanno avuta dalla Fiorentina che i campioni veri li ha per davvero: gente come Chiesa, Castrovilli ed un tale, in su con gli anni, che si chiama Ribery, finora determinante molto più di quanto lo sia stato Cristiano Ronaldo.

La cronaca della gara di ieri sera? Vantaggio viola con un rigore di Pulgar, dopo 15 minuti, grazie ad uno slalom di Ribery che Chiesa ha cercato di concretizzare, venendo per questo sgambettato in area. All'inizio del secondo tempo Musacchio interviene con il piede a martello su Ribery e viene giustamente espulso, grazie all'intervento del Var. Castrovilli raddoppia al 66', Chiesa sbaglia un rigore al 70' e Ribery si inventa un nuovo slalom in area rossonera, siglando il terzo gol viola. Leao segna l'unica rete per il Milan all'80', con una fantastica azione personale, grazie al fatto che nessuno dei difensori viola ha voluto rischiare un intervento in quel momento della gara e la doppia ammonizione con il risultato sul 3-0.

Nonostante la sconfitta, Giampaolo è stato confermato alla guida dei rossoneri con una dichiarazione di Maldini che lo difeso ancora una volta, soprattutto perché è stato lui a volerlo alla guida del Milan.

Ma con il Genoa, che potrebbe anche avere in panchina Rino Gattuso contattato nelle scorse ore per sostituire Andreazzoli, sarà per lui l'ultima spiaggia: una nuova sconfitta dei rossoneri sarebbe insostenibile, e la sostituzione inevitabile, anche per dare una scossa alla squadra.