Nelle scorse settimane, i palestinesi di Gaza hanno messo in atto un terribile attacco terroristico nei confronti di Israele. Che cosa hanno fatto? Hanno attaccato a degli aquiloni e a dei palloncini dei contenitori con del liquido incendiario a cui hanno dato fuoco, nella speranza che il vento li facesse dirigere oltre il confine che divide la Striscia dallo Stato ebraico e non li facesse bruciare prima.
Questi terribili attentati, iniziati durante le manifestazioni di massa, che hanno avuto il loro culmine a maggio, secondo fonti israeliane avrebbero causato 750 incendi nel sud di Israele, bruciando migliaia di ettari di boschi e terreni agricoli, provocando centinaia di migliaia di dollari di danni.
Per questo, il governo guidato da Netanyahu ha deciso di imporre una nuova stretta al blocco cui è sottoposta la Striscia di Gaza chiudendo il valico di Karm Abu Salem (Kerem Shalom), l'unico finora aperto, vietando l'importazione e l'esportazione di merci e, dal lato del mare, restringendo l'area in cui è consentita la pesca.
Le merci consentite a Gaza saranno solo in ingresso e relative a beni di prima necessità, cibo e medicinali.
In un comunicato diffuso il 9 luglio, Fawzi Barhoum, portavoce del Movimento di resistenza palestinese Hamas, ha dichiarato che "l'approvazione di Benajmin Netanyahu delle misure addizionali imposte alla Striscia di Gaza per rafforzare ulteriormente l'assedio e impedire l'ingresso di merci nella fascia costiera già paralizzata è un nuovo crimine contro l'umanità che si aggiunge a quelli già perpetrati con l'occupazione israeliana contro il popolo palestinese."