Il fatto di cronaca è di secondaria importanza, considerando quel che accade oggigiorno. È però giusto segnalarlo perché finisce per essere indicativo, a dimostrazione di quanto certe convinzioni siano ormai radicate e prendano sempre più piede nell'opinione pubblica, di cui le "menti bacate" protagoniste dell'episodio descritto di seguito non sono che la cartina di tornasole.

Fuori della sede di Save the Children di Milano è stato affisso uno striscione con su scritto: "Save the Children, Save the Business". Responsabile del gesto l’Associazione "Veneto Fronte Skinheads".

Il perché di tale iniziativa? In un comunicato, Veneto Fronte Skinheads ha spiegato che l’azione vuole denunciare gli interventi svolti da Save the Children a favore dei minori migranti!

La risposta di Save the Children è arrivata con una denuncia alle autorità competenti, la condanna dell’accaduto ed il ribadire che l'Ong continuerà a fare quel che finora ha sempre fatto... impegnarsi a favore dei bambini in generale e, in special modo, di quelli più vulnerabili: «Quello che è accaduto - ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia - è inaccettabile ed è solo l’ultimo di una serie di attacchi che stanno arrivando all’Organizzazione. Siamo arrivati al paradosso per cui chi si occupa di salvare vite umane è diventato bersaglio dell’odio e della violenza.

La nostra missione resta quella di salvare i bambini in pericolo ovunque e comunque. Nonostante il clima che si è creato sia molto difficile, continueremo a lavorare con ancora maggiore determinazione, portando avanti tutti i nostri progetti per i minori in Italia e nel resto del mondo.»