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Lega e Serie A hanno deciso di rimandare ad aprile la lite sull'indice di liquidità

Questo è il comunicato della Lega Serie A alla fine del Consiglio federale di questo mercoledì:

“Un ottimo risultato per la LegaLega  Serie A, che ora potrà lavorare insieme con la Federazione sulle licenze e potrà aggiornare il proprio statuto” – così il Presidente Lorenzo Casini, al termine del Consiglio federale di oggi che ha accolto la richiesta del neo Presidente e rinviato l'esame dei due temi di maggior interesse per la Lega Serie A: le licenze nazionali e l'adeguamento dello statuto.

Il Presidente della FIGC Gabriele Gravina e il Consiglio federale hanno infatti rinviato al prossimo Consiglio federale fissato per il 20 aprile la trattazione dei due argomenti di principale interesse della Lega: “Il prossimo mese sarà quindi dedicato – prosegue Casini – sia all'affinamento delle licenze nazionali, con particolare riguardo al peso dell'indice di liquidità, sia alla revisione dello Statuto in modo da risolvere i problemi evidenziati dalla Lega nell'applicare i principi informatori della FIGC”.

Ma siamo proprio sicuri che vi sia questa totale armonia tra Lega e Figc?

Infatti, quest'ultima, in una nota, ha ribadito che è la legge (la 91 del 1981) ad obbligare la Federazione a verificare l'equilibrio economico-finanziario dei club, con Gravina che ha ribadito che:

“l'indice di liquidità è solo un punto di riferimento per stabilire chi, nel breve termine, è nelle condizioni di garantire la continuità aziendale per poter affrontare il campionato. Stabilita l'ammissività di questo indice, il Consiglio ha condiviso la necessità di continuare a confrontarci sulla determinazione del coefficiente e dei correttivi”.

In pratica, per evitare di prendersi a pesci in faccia solo a pochi giorni dall'entrata in carica del nuovo presidente di Lega, Casini e Gravina hanno deciso di rimandare verso la fine di aprile la spinosa questione questione dell'indice di liquidità che, al momento, potrebbe causare la non iscrizione al campionato di Lazio, Genoa e Sampdoria, le cui proprietà dovrebbero versare molti milioni di euro per riportarlo nei parametri attualmente indicati dalla Federazione, cioè già allentati a seguito della pandemia.

Per questo, ad aprile, sarà difficile registrare altrettanta cordialità.

Autore Mauro Sartini
Categoria Sport
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