Va bene che la progressività della tassazione è prevista nella Costituzione, sempre citata quando fa comodo e bellamente ignorata quando è scomoda. Ma mi sembra che si esageri, che il prelievo fiscale aumenti troppo più della capacità contributiva.

Per esempio. Se una coppia di sposi ultrasessantacinquenni (over65, per farmi capire) ha reddito lordo annuo di 36.151,98 (cioè 18.075,99 lui e 18.075,99 lei) non paga le tasse sanitarie (ticket), se invece lei ha €18.076 devono pagare entrambi sia le tasse sulle prestazioni che la quota fissa (pro esenti) di 10 euro a ricetta.

Può essere una sberla di centinaia o migliaia di euro annui per un centesimo di reddito in più in due. Più che "progressività" la chiamerei "iniquità".