Il Consiglio dei Ministri che si è svolto giovedì si è occupato "solo" di questioni locali, riguardanti regioni e province autonome. Ancora niente per quanto riguardi la futura legge di Bilancio.

Bisogna attendere. Infatti, solo questo martedì, in mattinata, Matteo Salvini, si riunirà alla Camera con i gruppi della Lega per decidere quale dovrà essere il perimetro entro cui si muoverà il Governo.

Rispetto alle dichiarazioni passate, almeno da parte della Lega, sembra che adesso non sia più così importante superare il tetto del 3% del rapporto deficit/Pil che, secondo le ultime parole di Salvini, verrà solo sfiorato.

In precedenza, come abbiamo visto in altre circostanze, le dichiarazioni di Di Maio erano state più tranchant, facendo ritenere in quel caso che il tetto del 3% relativo al rapporto deficit/Pil sarebbe comunque stato sempre in secondo piano in rapporto a ciò che fosse stato utile per i cittadini. Stesso giudizio per le agenzie di rating. Inoltre, alla Festa de Il Fatto Quotidiano, Di Maio ha dichiarato che, in ogni caso, dal 2019 il reddito di cittadinanza sarà realtà.

Nel frattempo, il ministro dell’Economia Giovanni Tria, anche dopo il giudizio di Fitch, al di là delle affermazioni dei due vicepremier del Governo del cambiamento, continua invece a rassicurare i mercati e Bruxelles sul rispetto dei conti, in relazione alla prossima manovra, non disperando, addirittura, di convincere Lega e 5 Stelle perché l’indebitamento netto resti sotto al 2% del Pil nel 2019.

Il problema, però, è riuscire nel miracolo di ubriacare la moglie senza consumare il vino nella botte. Infatti, in base a quanto finora stimato, sembrerebbero dover occorrere più di 70 miliardi per introdurre il reddito di cittadinanza, la flat tax e la revisione della legge Fornero in relazione ai requisiti di accesso alla pensione.

Dopo la riunione di quest'oggi della Lega, mercoledì 5 settembre il premier Giuseppe Conte convocherà a Palazzo Chigi Di Maio, Salvini, Tria e i principali ministri economici, per mettere sul tavolo i temi e delineare i confini della manovra.

Dopo le dichiarazioni di Tria, martedì lo spread tra BTP e Bund è sceso a 278 punti base dai 286 punti della chiusura di ieri, senza dimenticare che in giornata aveva toccato i 293 punti base, nuovo massimo da fine maggio.