Dopo il test nucleare della scorsa settimana in Corea del Nord, gli Stati Uniti hanno messo in stato di allarme, al livello più alto, le loro truppe di stanza in Corea del Sud. E' quanto riferisce l'agenzia di stampa Reuters, citando Curtis Scaparrotti, comandante delle forze USA nel paese asiatico. A seguito della presunta esplosione, il governo americano, nel fine settimana, ha inviato un bombardiere di lungo raggio, B-52, in Corea del Sud, con il compito di sorvolare a bassa quota la città nord-occidentale di Osan, a dimostrazione della volontà degli Stati Uniti di proteggere sia i loro alleati sudcoreani e giapponesi che il suolo americano. Intanto, il leader nordcoreano Kim Jong-Un ha rivolto parole di elogio agli scienziati nucleari del suo paese, esortandoli a nuovi e più grandi successi. In precedenza aveva definito il test di una bomba a idrogeno come un atto di autodifesa, contro il pericolo di un attacco imperialista guidato dagli Stati Uniti.