La "rivoluzione" in casa del Barcellona inizierà dall'allenatore, con la sostituzione sulla panchina blaugrana di  Quique Setien che a metà gennaio, a sua volta, aveva sostituito Ernesto Valverde, presentandosi con queste parole:

«Voglio trasmettere il mio entusiasmo e la mia voglia alla squadra. Normalmente non è complicato farlo per me. Ieri passeggiavo al mio paese e oggi mi trovo nella sede del Barcellona, allenando i migliori giocatori al mondo, in una squadra enorme che non si può migliorare perché è il massimo».

Chissà se dopo la prestazione di ieri sera lo penserà ancora!

Anche se l'allenatore ex Betis è forse l'ultimo responsabile della debacle del Barcellona, la sua sorte era in ogni caso già segnata. Infatti, il presidente Bartomeu già da tempo aveva scelto il suo sostituto: l'ex Tottenham Mauricio Pochettino.

Ma dopo la sconfitta di ieri, ad un anno dalla scadenza del mandato, Bartomeu non ha più "mano libera" e, pertanto, quanto si deciderà  lunedì nella Giunta Direttiva del club non è più così scontato come lo sarebbe stato in caso di una sconfitta con uno o due gol di scarto.

E se Pochettino dovesse "saltare", il nome più accreditato per diventare il nuovo allenatore blaugrana è quello dell'ex Xavi Hernández, che però accetterebbe di ritornare al Camp Nou per avviare un progetto da zero con persone di cui si fida totalmente. Un ulteriore fattore di rischio per la dirigenza della squadra catalana.