Che cosa è Gaza per Israele? Un promemoria. Un post-it che ricorda allo Stato ebraico che la sua creazione è all'origine di un furto di case e di terreni di proprietà dei palestinesi, i cui discendenti sono confinati a Gaza.
Un memento che preoccupa il governo di Tel Aviv e soprattutto la società israeliana perché contrastato dalla determinazione della resistenza palestinese, con le manifestazioni legate alla Marcia del Ritorno ed il lancio di aquiloni e palloncini "incendiari" fatti volare verso il confine israeliano.
Anche se non letterale, quella riportata in precedenza è la tesi di Hamas che, in queste ore, seppur inutilmente, lancia l'allarme alla comunità internazionale sulla situazione della Striscia di Gaza.
L'esercito israeliano, lunedì, ha ulteriormente ristretto la morsa sulla Striscia limitando l'attraversamento di merci dal punto di transito di Kerem Shalom, dichiarando che impedirà fino a domenica l’ingresso di combustibili, mentre medicinali e cibo passeranno solo con l’approvazione di permessi individuali. Anche ai pescatori è stato imposto un nuovo limite di pesca, che vieta loro di oltrepassare le 3 miglia nautiche dalla costa.
A questo c'è da aggiungere che l'Egitto, non certo casualmente, ieri ha deciso di chiudere il valico di Rafah.
Tutto ciò perché gli abitanti di Gaza, non disponendo di aerei, carrarmati od altro armamento che possa anche pur vagamente contrastare quello dell'esercito israeliano, combattono l'occupazione dello Stato ebraico con dei palloncini incendiari!
Un arma micidiale per Israele, tanto che lo scorso fine settimana l'IDF ha effettuato degli attacchi militari che sono stati definiti i più duri dalla guerra del 2014, con l'aviazione dello Stato ebraico che, oltre a colpire delle basi di Hamas, ha distrutto un edificio provocando la morte di due adolescenti.
Può il governo israeliano arrivare a decidere di scatenare ancora una volta una guerra contro Gaza per degli aquiloni incendiari? Dato che Netanyahu sta per ricevere la visita del primo ministro ungherese Viktor Orbán, che Haaretz indica come anima gemella del premier israeliano, a questo punto non è più possibile escludere nulla.