Allo Château de Béthusy a Losanna, sede del Tribunale Arbitrale dello Sport, l'udienza che vedeva il Milan impegnato nel ricorso per ribaltare la sentenza inflitta dalla Uefa che ha impedito al club rossonero di partecipare alla prossima Europa League si è protratta più del previsto.

Nonostante sia stata eliminata anche la pausa pranzo, le testimonianze sono state lunghe e i tempi non hanno rispettato la scaletta prevista. Per il Milan hanno parlato in 7: due avvocati, Fassone, Tuil (in rappresentanza del fondo Elliott), Montanari e due membri dell’Antitrust.

L'amministratore delegato Marco Fassone, ad esempio, ha parlato per ben 90 minuti per illustrare al TAS la disparità di trattamento riservato ai rossoneri rispetto a casi analoghi e la natura attuale del debito che, rispetto a qualche settimana fa, adesso è verso l'azionista di maggioranza, Elliott. A rappresentare la UEFA, vi erano solo un teste e due avvocati.

Pertanto, invece che in serata, la sentenza slitterà a domani mattina, con la decisione che verrà presa nella notte e comunicata domani intorno alle 11. questo perché l’audizione (tra tempi tecnici, scaletta e lunghi interventi) è stata più lunga del previsto: per il Milan hanno parlato in 7: due avvocati, Fassone, Tuil, Montanari, e i due membri dell’Antitrust. Atteggiamento opposto invece da parte della UEFA, arrivata solo con un test e 2 avvocati. Il test, ha fatto suo intervento ed è immediatamente andato via.