L'Inter, nel primo anticipo di sabato pomeriggio della 17.a giornata del campionato di Serie A, ha confermato tutta la propria allergia alle squadre friulane. Dopo aver pareggiato con il Pordenone, squadra di Lega Pro, nel turno infrasettimanale di Coppa Italia - superato solo ai calci di rigore - l'Inter è stata sconfitta a San Siro dall'Udinese che ha vinto con un rotondo 3-1.

Dopo aver sostituito Delneri sulla panchina dell'Udinese, con quello odierno, Oddo ha incassato il terzo successo consecutivo per i friulani. E se Benevento e Crotone non potevano essere un banco di prova definitivo per stabilire se l'Udinese potesse sperare in un prosieguo di campionato dignitoso, i nerazzurri - battuti per di più nel loro stadio - lo sono senza ombra di dubbio.

I bianconeri sono andati a segno una volta nel primo tempo e due nel secondo. È stato Lasagna con un tocco ravvicinato su assist di Widmer a sbloccare il risultato al 14'. Un minuto dopo è arrivato il pareggio dell'Inter con una girata al volo di Icardi.

Nel secondo tempo l'Udinese va di nuovo in vantaggio al 61' su rigore trasformato da De Paul e assegnato con il ricorso al Var. L'Inter non ha il carattere per reggere il nuovo svantaggio e così arriva al 77' il terzo gol, con Barak libero di mettere in porta un cross di Jankto.

Grazie alla vittoria fuori casa sul Torino per 3-1, un ritrovato Napoli - oggi giocava Insigne - ha avuto facilmente ragione di un Torino che non ha saputo reagire al gol iniziale di Koulibaly realizzato dopo soli 4 minuti.

Ecco così che la nuova classifica di Serie A, vede di nuovo il Napoli in testa a 42 punti, con l'Inter seconda a 40. Ma l'Inter rischia addirittura di finire quarta ad un punto di distacco dalla Juventus - domani in campo - e dalla Roma che deve recuperare due partite.

Anche con Spalletti si profila adesso l'incubo che si ripeta il "male oscuro" che ha caratterizzato l'Inter nelle ultime stagioni, prima con Mancini e poi con Pioli. Dopo aver dato l'impressione di essere tornata squadra, i nerazzurri cominciano a non credere più nei loro mezzi e tutto quello che prima riusciva con facilità, diventa ad un tratto impossibile.

La paura che questo possa ripetersi con due risultati negativi negli incontri contro Sassuolo e Lazio, che chiudono il girone d'andata, era impressa nelle facce del presidente Erick Thohir e del consigliere d'amministrazione Zhang Kangyang che erano in tribuna ad assistere alla partita.