Il premier spagnolo Mariano Rajoy afferma che la crisi con la Catalogna - che lui, insieme a quell'ipotesi di capo di Stato che anche in Spagna chiamano re, ha contribuito a creare - sta avendo un impatto negativo sul turismo e sul commercio.

Rajoy, a Salamanca, ha detto ai giornalisti che per il prossimo anno il Pil del paese sarà ancora in diminuzione rispetto alle cifre del mese scorso, quando il governo aveva già previsto un ribasso delle stime di crescita per il 2018 al 2,3%, rispetto al 2,6% iniziale.

Da una parte Rajoy vede nero, dall'altra la Commissione europea vede rosa aumentando le previsioni sul Pil per quest'anno dal 2,8% al 3,1% e dal 2,4% al 2,5% entro il 2018, mentre sarebbero del 2,1% nel 2019.

In genere, specie in fase di revisione e approvazione di bilanci, Moscovici e soci sono piuttosto poco propensi all'ottimismo nei confronti dei paesi membri, ma non è così questa volta. Secondo Pierre Moscovici l'impatto della crisi in Catalogna sarà "limitato", anche "trascurabile" sia in Spagna, che nel resto d'Europa.

Ma questo, ha poi spiegato Moscovici, è dovuto solo al fatto che adesso è presto per capirlo e che le cifre del conto inizieranno a presentarsi solo a partire dal 2018.

Quello che Moscovici adesso non riesce a prevedere, riescono a prevederlo invece le autorità spagnole che per i prossimi dodici mesi ipotizzano una perdita di Pil fino a 5 miliardi di euro, con la possibilità che tale importo possa persino arrivare a toccare i 12 miliardi di euro.

La sensazione è che la Commissione europea, causa la figuraccia delle scorse settimane per essersi rifiutata di offrirsi come mediatore in Catalogna, reiterata con il silenzio sull'approvazione delle ridicole sanzioni relative all'articolo 155 - comprese le misure di custodia cautelare con possibili pene detentive che solo in uno Stato dittatoriale possono essere giustificate - abbia ormai imboccata la strada del supportare Rajoy contro ogni logica evidenza, favorendo così la Spagna in toto, per evitare di dover ammettere gli errori fatti da Rajoy e quelli fatti da Bruxelles nel supportarlo nelle sue folli decisioni.