Poteva mancare un pilota di Forlì l'appuntamento con la vittoria alla guida di una moto che viene prodotta ad un centinaio di chilometri da dove si disputava il Gran Premio di MotoGP? È chiaro che no. E così è stato.

Andrea Dovizioso, dopo due giorni quasi in sordina, ha piazzato la zampata vincente e ha vinto, con quella che la retorica non potrebbe non definire come cavalcata trionfale, il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini.

Partito dalla prima casella della seconda fila, Dovizioso è subito dietro al duo di testa formato, rispettivamente, da Lorenzo e Marquez. Nei primi giri, il "Dovi" sta dietro al pilota della Honda, finché non decide che è ora di togliere la maschera ed iniziare a far vedere chi comanda.

Prima passa Marquez e poi si accoda dietro a Lorenzo. Non attende molto e a 22 giri dal termine, un'eternità, decide di passarlo e di iniziare la sua gara in solitario che lo porterà alla vittoria.


Lorenzo, scattato subito in testa, aveva creduto, complice le ottime prestazioni della vigilia di poter andar via in progressione, come a lui piace fare. Ma così non è stato. Marquez lo ha tallonato fin da subito, pensando di superarlo, come altre volte aveva fatto nella parte finale del Gran Premio. Ma, come detto sopra, Dovizioso ha dettato la sua legge, e ai due spagnoli non è rimasto che correre per il secondo e terzo posto.

Il pilota forlivese è arrivato ad avere un vantaggio sugli inseguitori di oltre 2,5 secondi, girando sull'1:32, cedendo nel finale quando ormai aveva la gara in pugno. L'ultima vittoria di Dovizioso risaliva a Brno, mentre per quella di una Ducati sul circuito di Misano bisognava andare indietro di 11 anni, con Casey Stoner.

Per gli altri due gradini del podio, la lotta è stata serrata tra Marquez e Lorenzo. Il pilota della Honda si porta al secondo posto, ma viene di nuovo superato dal connazionale, la cui moto sembra averne di più. Marquez però non ci sta e incalza Lorenzo da vicino, fino a costringerlo all'errore a pochi giri dal traguardo. Dopo essere finito nella ghiaia, taglia il traguardo in 17esima posizione.

Marquez, destinato al terzo posto, guadagna comunque 20 punti e si porta a 221 lunghezze in testa al campionato, seguito da Dovizioso, adesso secondo con 154 punti, che scavalca Rossi, terzo, a 151.

Crutchlow, nonostante le cadute del fine settimana e il sesto tempo ottenuto in qualifica, finisce terzo ed ottiene il suo secondo podio stagionale.

Quarto Alex Rins su Suzuki e quinto Maverick Viñales con la prima delle Yamaha ufficiali, autore del terzo tempo in qualifica. Sesto Dani Pedrosa che chiude di due secondi davanti a Rossi, oggi rimasto fuori dalla gara.

Da segnalare la caduta di Jack Miller (Alma Pramac) che dopo il via aveva conservato la seconda posizione, tenendo il passo delle moto di testa, finché non è caduto concludendo al 18esimo posto.

Riguardo gli altri italiani in gara, Andrea Iannone (Suzuki) ha tagliato il traguardo ottavo, Danilo Petrucci (Alma Pramac) undicesimo, Franco Morbidelli (EG 0,0) si è classificato dodicesimo, mentre il wild card Michele Pirro (Ducati) quindicesimo.