In una precedente notizia, abbiamo tratteggiato brevemente il pensiero della Destra. Mi sembra opportuno ritornare sull'argomento per approfondirlo. Cosa è la Destra? E' necessario chiarire subito che la Destra non può essere un partito politico, perché è lo spirito democratico e patriottico di un Paese. Essa ha simpatie popolari ma rispetta le stratificazioni sociali così come si sono formate nel corso dello sviluppo storico, nella convinzione che quelle rispondano all'ordine delle cose.
Il pensiero politico della Destra è inter-classista, e riposa sul principio della solidarietà sociale fra i diversi strati sociali: in due parole repubblica e socialdemocrazia. Non hanno nulla a che spartire con la Destra le grandi ideologie e le religioni ufficiali: nazi-fascismo, comunismo, liberalismo, nazionalismo, cattolicesimo, ecc. si situano tutte ben oltre l'orizzonte della Destra, che è idealista ma non spiritualista, deprecando del pari il materialismo ed il sensismo. Se vogliamo dare una definizione di Destra, teniamo fermo questo punto: essa è Umanesimo tradizionalista e, come tale, è una forma di cultura alternativa/concorrente rispetto alla scienza, specie se applicata, amando più la natura.
La Destra trae il suo alimento e la sua linfa vitale dallo studio delle tradizioni di tutti i popoli e anche, sebbene criticamente, da quelle cosiddette "esoteriche". Quale è la differenza con la sinistra? Che la sinistra è la massa sempre avida di novità, oggi mondialista e favorevole alla globalizzazione. Secondo la Destra, la vera identità di una persona è data dal sentimento di appartenenza alla propria nazione: lingua, storia, cultura, beni comuni sono tutti elementi formanti di questa identità.
Al di fuori di essa c'è solo caos identitario, lo smarrimento di tutti i valori e della stessa coscienza umana. Per questo, gli uomini di Destra hanno sempre preferito il diritto pubblico al diritto privato: nel primo è garantita la partecipazione di larghi strati della popolazione; nel secondo, che oggi furoreggia, si garantisce solo l'appagamento di interessi personali.
E siccome la Destra è tutta per la Comunità nazionale, non può che criticare aspramente la brutta piega che negli ultimi decenni hanno preso gli egoismi privatistici, con intere burocrazie finanziate da fondi privati che sfuggono ad ogni controllo pubblicistico. E, per finire, la Destra, così come rispetta il potere costituito, non essendo né rivoluzionaria né anarchica, così si aspetta che questo rispetti i diritti fondamentali della persona, a qualunque classe sociale essa appartenga.